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La bambina di 4 anni che ha percorso 8 chilometri nella foresta siberiana per salvare la nonna

Saglana Salchack ha tentato di raggiungere l’abitazione del medico per chiedere aiuto. Non ha riportato traumi, mentre la madre sarà processata per abbandono di minore.
Una bambina di quattro anni ha percorso a piedi otto chilometri attraversando la foresta siberiana e resistendo a temperature ben al di sotto dello zero, con l’intento di chiamare un medico e salvare la nonna che stava morendo.

La protagonista di questa storia a lieto fine – che somiglia alla trama di un film hollywoodiano – è una bambina di nome Saglana Salchack che vive in una piccola città nella Repubblica di Tuva, nel sud della Siberia.
La vicenda è rimbalzata sulle pagine dei quotidiani locali il 12 marzo scorso, quando le autorità russe ne hanno confermato la veridicità: Saglana aveva affrontato quel lungo viaggio a piedi e sola, attraversando la foresta siberiana nonostante i pericoli dovuti alla presenza di lupi, orsi e altri animali predatori, pur di salvare la vita della nonna malata, colpita da un infarto.
La bambina si è avventurata in quel viaggio verso la metà di febbraio, in un periodo dell’anno dove le temperature raggiungono addirittura i -34 gradi centigradi. La nonna con la quale Saglana aveva vissuto per qualche tempo era in fin di vita e giaceva immobile a letto.
Lasciata incustodita dalla madre – una donna di 31 anni – la bambina ha pensato bene di cercare un medico o qualcuno che potesse salvare la vita di sua nonna, senza rendersi conto dei pericoli ai quali stava incontro, primo fra tutti gli animali selvatici che infestano le foreste siberiane.

Saglana è stata ritrovata sana e salva dalle autorità russe che hanno confermato la storia, mentre un epilogo diverso della vicenda lo ha vissuto la madre della bambina accusata di abbandono di minore.

La donna, infatti, è stata accusata di aver lasciato incustodita una minore esponendola a un alto rischio e di averla consegnata alle cure di una coppia di anziani, per lo più infermi.

Prima dell’incidente, la bambina viveva con sua nonna e suo nonno non vedente in un piccolo villaggio nella foresta, mentre la mamma di Saglana risiede in un altro paesino. Secondo quanto riportato dall’Independent che cita fonti russe, la bambina si è svegliata una mattina e ha trovato la nonna priva di sensi. Per questa ragione, Saglana ha tentato di raggiungere il medico che si trova a oltre otto chilometri di distanza dalla sua abitazione.

La bambina ha attraversato la taiga siberiana, ma non è riuscita a salvare la nonna poiché i medici sono arrivati troppo tardi per prestarle soccorso. Per Saglana non ci sono state gravi conseguenze eccetto una “generale ipotermia” che non ha messo a rischio la sua vita.

Diverse le conseguenze per la madre, che dovrà affrontare presto un processo.




Fonte: www.tpi.it

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