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Isreale senza pietà: distrutto anche centro per l’infanzia. Come un olocausto

C_4_articolo_2058661__ImageGallery__imageGalleryItem_2_image - CopiaGAZA – Rimarranno come olocausto, come una Shoah palestinese, negli occhi del mondo, le immagini di sangue, e soprattutto lo sterminio ingiustificato, violento, brutale e barbaro di bambini soprattutto ed innocenti. 

Attenzione Benjamin Netanyahu, si corre il rischio di incrementare l’odio anti semita; la guerra porta solo guerra, le armi, le bombe, la distruzione, portano soltanto l’odio. 

Nella sua offensiva nella Striscia di Gaza l’esercito israeliano ha distrutto anche un centro per l’infanzia che, costruito dalla cooperazione italiana, era stato visitato il 16 gennaio dal presidente della Camera, Laura Boldrini. A denunciarlo, con un post su Facebook, è Massimo Annibale Rossi, presidente della Ong “Vento di Terra” che gestiva il progetto.

La fanteria e i blindati israeliani – scrive Rossi – hanno occupato il villaggio di Um Al Nasser nella notte del 17 luglio, obbligando l’intera comunità a lasciare le case. Una lunga fila di civili, in prevalenza a piedi, si è diretta sotto un intenso bombardamento verso il campo profughi di Jabalia. Sono ora ospitati principalmente nelle scuole dell’UNRWA: mancano medicinali, cibo, generi di prima necessità e acqua potabile”.

copertina

Lunedì mattina, poi, alla Ong è arrivata la conferma della notizia “che l’esercito israeliano ha raso al suolo ‘La Terra dei Bambini’, struttura finanziata dalla Cooperazione italiana e visitata lo scorso 16 gennaio dalla Presidente della Camera Laura Boldrini.

Si tratta di un centro per l’infanzia che “ospitava un asilo con 130 bambini e un ambulatorio pediatrico. Oltre al Centro per l’infanzia, che rappresentava un modello di eccellenza in termini di architettura bio climatica e di metodologia educativa, è stata demolita la nuova mensa comunitaria, inaugurata solo due mesi fa, che forniva pasti ai bambini e alle famiglie povere del villaggio”.

Il presidente spiega quindi come “Vento di Terra gestisce il progetto dal suo avvio nel 2011, ed è testimone del fatto non sia mai stata utilizzata per scopi militari e non sia avvenuto alcun contatto tra lo staff e le milizie armate islamiste. La ‘Terra dei bambini’ rappresentava un’oasi a difesa dei diritti dell’infanzia, che l’esercito israeliano, messo al corrente di tutte le fasi del progetto, ha deciso senza alcuna giustificazione di demolire”.

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#Gaza City:parla il responsabile della Ong che gestisce l’asilo nido raso al suolo (TG 2000)
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Ora, dunque, l’associazione chiede “al ministero degli Esteri italiano, all’Unione Europea e alla Conferenza Episcopale Italiana, principali finanziatori del progetto, di realizzare gli opportuni passi verso il governo israeliano perché renda conto di un’azione gravissima”. di Daniele Venturi

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