Pubblicità
HomeNewsFamilia et MensInsieme ma separati. Come rafforzare il vostro rapporto durante un periodo di...

Insieme ma separati. Come rafforzare il vostro rapporto durante un periodo di separazione

crisi-economica-divorzio

La separazione temporanea, intesa come allontanamento dal vostro coniuge nella vita quotidiana, è un passo radicale, ma grazie a questa decisione tanti matrimoni si sono salvati.
L’eventualità che la separazione temporanea funzioni dipende dal modo in cui la affrontate. Dovete comprendere che cos’è e che cosa non è, che cosa significa e che cosa non significa.
(..) cercheremo di affrontare gli aspetti più importanti di questa esperienza per aiutarvi a comprendere che cosa può significare per il vostro matrimonio.

Allontanarsi per un po’ o non allontanarsi, questo è il problema
Molte coppie si separano a causa della frustrazione. I coniugi sono stanchi di vivere insieme e hanno bisogno di stare un po’ da soli. Questa è una sensazione certamente comprensibile. Non è una buona ragione per separarsi, ma rende il proposito giustificabile.
Se il vostro rapporto vi sta a cuore, ma voi e il vostro coniuge ritenete di aver bisogno di stare per un po’ uno lontano dall’altra, qualunque sia il motivo che vi induce a pensarlo, è importante che abbiate un’idea di ciò che volete scoprire e compiere mentre non sarete insieme.
(..)

 

Fate in modo che la separazione temporanea sia un momento costruttivo
Se voi e il vostro coniuge decidete di stare lontani per un po’ per il bene del vostro matrimonio, dovete sapere alcune cose per cercare di evitare che la separazione finisca per essere devastante per il vostro rapporto.
La prima cosa che dovete sapere è che la separazione spesso determina un senso fuorviante di pace interiore. Quando due coniugi in disaccordo si allontanano, una fra le prime sensazioni che proveranno sarà la serenità della solitudine. Avvertono un senso di pace che deriva dal fatto di essere soli. Se non riflettono, potrebbero dare per scontato che quel senso di pace indichi che stare lontano dal coniuge sia un bene per entrambi. E, improvvisamente, il divorzio diventa un’opzione molto allettante.
Dovete però comprendere che il senso di pace che i coniugi sperimentano nel corso di una separazione temporanea è una conseguenza dell’essersi allontanati dal campo di battaglia che era diventato il loro matrimonio. Facciamo questa considerazione: se il rapporto con il vostro coniuge è stato contrassegnato da frequenti conflitti, discussioni e scatti d’ira, naturalmente sperimentare un po’ di pace e di tranquillità vi sembra allettante. Questo però non presuppone che dobbiate lasciare il vostro coniuge: indica semplicemente la direzione in cui dovreste impegnarvi per il vostro matrimonio.
Una separazione temporanea potrebbe risultare utile proprio perché, lontano dai conflitti e dalle pressioni della vita quotidiana, potete riflettere con calma su ciò che manca nel vostro matrimonio e cosa può essere modificato.
La seconda realtà di cui dovete essere consapevoli è che non esistono terapie semplici per guarire un matrimonio deterioratosi al punto che i coniugi pensano di aver bisogno di stare separati per un po’. La soluzione proposta (..) richiede sacrifici e impegno da parte vostra. Se voi e il vostro coniuge siete disponibili a compiere questi sacrifici e a dedicare all’opera l’impegno necessario, potete salvare il vostro matrimonio. Di fatto, potete rendere il vostro matrimonio migliore e più forte di quanto sia mai stato.
La domanda che dovete porvi è questa: «Mi impegnerò per riconciliarmi con il mio coniuge?». Osservate che non abbiamo detto: «Voglio impegnarmi per riconciliarmi con il mio coniuge?». La risposta a questa domanda potrebbe anche essere: «No».
Pensateci. Se avete sbattuto la testa contro un muro per anni cercando di migliorare il vostro matrimonio, e come unico risultato il vostro coniuge ha trascurato o ignorato i vostri sforzi, siete quasi certamente vicini all’esasperazione. Probabilmente continuare a cercare di riconciliarvi è l’ultimo dei vostri desideri.
Quando spostate la domanda dall’ambito delle preferenze personali, il tema assume una connotazione più chiara. Domandando: «Vi impegnerete per riconciliarvi con il vostro coniuge?», vi chiediamo di stabilire quanto il vostro rapporto è importante per voi. Se il vostro matrimonio occupa un posto di rilievo nella scala delle vostre priorità, vi impegnerete, a prescindere dal fatto che lo vogliate o no.
Riprendiamo dunque la domanda: Vi impegnerete per riconciliarvi con il vostro coniuge? Dedicherete tempo, energie e sforzi per cercare di comprendere che cosa si può fare per salvare e migliorare il vostro matrimonio? Intraprenderete le azioni costruttive necessarie per edificare un rapporto più forte e caratterizzato da maggior vicinanza? (..)

 

Non perdete di vista l’obiettivo 
Non esistono regole rigide e rapide che precisino cosa fare e cosa non fare in merito alla separazione temporanea. Se il vostro obiettivo è recuperare il vostro rapporto, però, dovreste tenere presenti alcune indicazioni. Noi ne proponiamo sei:
1. Controllate i vostri atteggiamenti e le vostre azioni.
2. Evitate o abbandonate relazioni romantiche con altre persone.
3. Cercate di comprendere che il divorzio non porta alla felicità personale.
4. Cercate di comprendere che le difficoltà all’interno del matrimonio sono causate dai coniugi, non da persone esterne alla coppia.
5. Non legatevi a un’altra persona durante il periodo della separazione temporanea dal vostro coniuge.
6. Siate cauti nella preparazione dei documenti per la separazione legale.
Consideriamo in dettaglio queste indicazioni e cerchiamo di scoprire in che modo possono cambiare il rapporto con il vostro coniuge.

 

1. Controllate i vostri atteggiamenti e le vostre azioni.
Non potete impedire a voi stessi di provare sentimenti come l’invidia e il risentimento o la sensazione di essere traditi. Potete però scegliere le azioni e gli atteggiamenti da manifestare al vostro coniuge. Se permettete alle vostre emozioni negative di dettare le regole della comunicazione, è probabile che inviate segnali diversi da quelli che potrebbero dare l’idea che tornare insieme a voi costituisca una prospettiva allettante.
Questo non significa che non dobbiate rendere il vostro coniuge partecipe dei vostri sentimenti; dovete solo scegliere la sede opportuna e il modo giusto per farlo. Dovete ammetterlo: c’è una grande differenza tra dire: «Mi sento ferito e mi adiro un po’, quando sento che dici ai nostri amici che è colpa mia se non stiamo insieme» e: «Se pensi che io tolleri le bugie che racconti dietro le mie spalle, evidentemente non mi conosci bene. Ma, naturalmente, questo è stato evidente fin dal giorno in cui ci siamo sposati»
Queste due affermazioni illustrano la differenza tra ammettere le proprie emozioni e lasciarsi controllare da esse. Il fatto che siate onesti e sinceri in merito alle vostre emozioni (senza gettarle in faccia al vostro coniuge) può ispirare sincerità. Non è peregrino affermare che tenere aperta una linea di comunicazione a livello emozionale è un passo importante verso la riconciliazione.

 

2. Evitate o abbandonate relazioni romantiche con altre persone
Molte separazioni tra coniugi sono il risultato di una relazione con un’altra persona, intrattenuta da uno dei coniugi o da entrambi. Il motivo che ha determinato le relazioni extraconiugali può essere diverso a seconda della coppia («Mi fa sentire di nuovo giovane», «Con lui posso parlare di argomenti che non potrei mai trattare con mio marito»). Il risultato, però, è quasi sempre lo stesso: l’infelicità. La pressione e le tensioni che derivano dalla rottura di un matrimonio a causa di una relazione extraconiugale destinano al fallimento la relazione praticamente fin dall’inizio.
Ovviamente, una relazione extraconiugale, a prescindere dalla sua natura, provoca danni tremendi a un matrimonio. Se siete in qualche modo interessati a salvare il vostro matrimonio, dovete abbandonare ogni implicazione sentimentale con una persona diversa dal vostro coniuge. Agite nel vostro interesse tornando dal vostro coniuge, risolvendo i conflitti, imparando ad amare e riscoprendo la gioia nel vostro rapporto.

3. Cercate di comprendere che il divorzio non porta alla felicità personale
Nel contesto di una relazione extraconiugale, o di qualsiasi altra circostanza così grave da indurvi a separarvi temporaneamente dal vostro coniuge, potreste prendere in seria considerazione l’ipotesi del divorzio. Molti coniugi affrontano la separazione già in vista del divorzio. Pensano che il dolore provocato inizialmente dal divorzio sarà poi seguito da una felicità a lungo termine.
Le ricerche condotte in questo ambito indicano che non è così. Gli studi effettuati hanno portato ad affermare che il divorzio non porta a una felicità più grande o a una maggiore realizzazione per la coppia o per i figli. Di fatto, gli effetti negativi del divorzio tendono a segnare la coppia e i loro figli per tutta la vita.
Queste statistiche possono anche essere usate per argomentare le considerazioni che abbiamo presentato prima sulle relazioni extraconiugali. Se siete impegnati in una relazione di questo tipo, l’azione più saggia (dal punto di vista sia morale, sia scientifico) che possiate intraprendere consiste nell’interromperla immediatamente, manifestando considerazione per la dignità dell’altra persona, rispetto e delicatezza. Interrompere la relazione extraconiugale riduce le probabilità di arrivare al divorzio e rende più probabile la riconciliazione.

 

4. Cercate di comprendere che le difficoltà all’interno del matrimonio sono causate dai coniugi, non da persone esterne alla coppia
In presenza di una relazione extraconiugale, decidere come reagire all’infedeltà potrebbe risultare più difficile di quanto si immagini.
L’unica risposta che dovreste evitare (come coniuge infedele o come coniuge tradito) è accusare il “terzo incomodo” per i problemi del vostro matrimonio.
La cruda verità è che le difficoltà all’interno del vostro matrimonio sono state causate da voi coniugi, e da nessun altro. I conflitti irrisolti, le necessità a cui non è stata data una risposta e l’egoismo ostinato sono solo alcuni dei problemi che possono minare un rapporto tra coniugi e porre le condizioni favorevoli per una relazione extraconiugale.
Il secondo membro dell’equazione è che, dato che siete stati voi due coniugi a creare le difficoltà che caratterizzano il vostro matrimonio, entrambi dovete impegnarvi per cercare di rimediare. Purtroppo per voi, aspettare che il vostro coniuge torni da voi strisciando non è una strategia di riconciliazione efficace.
Presupponendo che la vostra separazione temporanea sia stata determinata in parte dall’infedeltà del vostro coniuge, la domanda che dovete prendere in considerazione è: come intendete reagire? Le possibilità sono molte. Potreste…
• affrontare il vostro coniuge con animate accuse,
• cercare di persuadere la persona che il vostro coniuge frequenta a uscire gentilmente di scena,
• usare i vostri figli per fare in modo che il vostro coniuge si senta colpevole,
• incaricare un investigatore privato di trovare prove schiaccianti,
• avviare anche voi una relazione extraconiugale.
È probabile che nessuna di queste azioni sia efficace per determinare la riconciliazione. Per questo raccomandiamo un’alternativa più diretta, ma potenzialmente difficile.
Questa alternativa può essere suddivisa in tre fasi. Consideriamo ognuna di esse.
1. Spiegate al vostro coniuge che vi sentite feriti. Senza lasciarvi sopraffare dalle vostre emozioni e senza cadere nella trappola del tentativo di suscitare sensi di colpa, aiutate il vostro coniuge a comprendere l’effetto che la relazione extraconiugale ha avuto su di voi e sul vostro benessere emozionale.
2. Riconoscete gli errori che avete commesso nel vostro rapporto. Non lasciatevi trascinare in uno scambio di accuse. Dovreste però individuare gli ambiti in cui avete agito male nei confronti del vostro coniuge e scusarvi. Forse non otterrete la riposta che vorreste (non subito, almeno), ma il punto non è questo. L’importante è che avrete preso l’iniziativa di impegnarvi per correggere g errori passati che hanno caratterizzato il vostro matrimonio.
3. Ricercate la riconciliazione. Esprimete al vostro coniuge la speranza e la fiducia che possiate superare i contrasti e recuperare il vostro rapporto. Nel condividere questa speranza, dovrete essere realisti. Non dovrete porvi nell’ottica di fingere che non si sia mai verificato alcun problema e tornare a vivere come sempre. Dovete riconoscere il fatto che recuperare il vostro rapporto non sarà facile. Nello stesso tempo, dovete conservare la fiducia che il risultato finale meriterà gli sforzi impiegati.
Ovviamente, se il vostro coniuge è ancora impegnato in una relazione extraconiugale, la vostra richiesta di riconciliarvi potrebbe determinare una situazione imbarazzante. È inevitabile. Questo non significa che dovreste cercare di mettere intenzionalmente in difficoltà il vostro coniuge.
Di fatto, non dovreste ricercare alcuna reazione. La speranza che conservate per il vostro rapporto potrebbe suscitare una speranza analoga nel vostro coniuge. Ricordate: non potete forzare una riconciliazione; potete solo rendere questa prospettiva allettante.

 

5. Non legatevi a un’altra persona durante il periodo della separazione temporanea dal vostro coniuge
Il periodo che trascorrete lontano dal vostro coniuge potrebbe essere caratterizzato da grande solitudine. E, dato che forse vi considerate tecnicamente “non sposati”, potreste essere tentati di trovare consolazione e compagnia in una persona affascinante e attraente dell’altro sesso.
Prima che vi lanciate in questa avventura, dovete pensare alle conseguenze che avrà sul vostro matrimonio. Infatti, accade questo: più frequentate una persona dell’altro sesso, più la riconciliazione con il vostro coniuge diventerà difficile.
Una relazione richiede molto tempo e grande impegno, per non parlare del massiccio investimento di energia emozionale. E più tempo, impegno ed energia dedicate ad altre persone, meno ne avrete da dedicare al vostro matrimonio.
Nel corso del periodo che trascorrete lontano dal vostro coniuge, più che di un partner avete bisogno di un amico fidato (o due, o tre) con cui possiate confidarvi. L’amico ideale è una persona che può aiutarvi a tenere presente che cosa è veramente importante nella vita, cioè il vostro matrimonio e la vostra famiglia, e vi aiuti dunque a tenere la mente sgombra dai vostri problemi per un po’ accompagnandovi fuori casa per assistere a una partita di calcio, andare a vedere un film, a cenare in un ristorante o da qualche altra parte.
L’amico di cui avete bisogno per la vostra vita non solo vi ascolterà mentre parlate dei vostri problemi e delle vostre preoccupazioni, ma vi aiuterà anche a portare il vostro carico. E difficilmente un nuovo partner potrebbe fare questo.

 

6. Siate cauti nella preparazione dei documenti per la separazione legale
I documenti per la separazione sono semplici accordi legali stabiliti dai coniugi per garantire che certi aspetti del loro rapporto, riguardanti molto spesso i figli e i beni economici, siano trattati con equità.
Alcune coppie preferiscono avere i documenti relativi alla separazione per la sicurezza legale che garantiscono. Altre coppie preferiscono evitarli, perché hanno l’impressione che somiglino troppo ai documenti per il divorzio. La vostra decisione dipenderà dalla situazione che vivete.
Prima di decidere, prendete in considerazione la natura della vostra separazione. E probabile o anche possibile che vi riconciliate entro poche settimane? Se la risposta è sì, probabilmente è meglio non pensare a documenti riguardanti la separazione. Perché spendere soldi per un legale?
Se voi e il vostro coniuge riuscite ad arrivare a un accordo conveniente per entrambi sulle responsabilità di ognuno e sul modo di rapportarvi ai vostri figli, è meglio che evitiate di ricorrere a un legale. Se invece non riuscite a raggiungere un accordo soddisfacente per entrambi, oppure se non riscontrate progressi lungo la strada della riconciliazione dopo due settimane di lontananza reciproca, forse è meglio che pensiate a preparare documenti relativi alla separazione. Questo è importante in particolare se la vostra situazione finanziaria diventa difficile o se i vostri figli vengono trascurati a seguito della separazione.
Tenete presente che i documenti relativi alla separazione non sono necessariamente i precursori delle procedure per il divorzio. Molte coppie festeggiano bruciando i documenti relativi alla separazione, quando poi si riconciliano.

 

Punti di forza e punti deboli della personalità 
Questo è un consiglio che potrebbe sorprendervi. Una fra le cose più salutari che possiate fare nel periodo della vostra separazione è esaminare le vostre qualità e i vostri punti deboli e, sulla base dell’analisi che avrete compiuto, avviare passi costruttivi verso la crescita personale.
Se la prospettiva di sviluppare la vostra personalità nel periodo che trascorrete lontano dal vostro coniuge vi sembra strana, permetteteci di suggerirvi che anche il concetto di persone sposate che vivono una lontana dall’altra per il bene del loro rapporto sembra un po’ strano. Questo però non significa che esso sia privo di validità.
Ovviamente, dovrete compiere un esame abbastanza ampio della vostra personalità, se sperate di comprendere qualcosa su voi stessi. La vostra personalità gioca un ruolo importantissimo non solo nel modo in cui vivete, ma anche nel modo in cui vi rapportate agli altri e, in particolare, al vostro coniuge.
Purtroppo, molte persone credono che la loro personalità faccia parte del DNA che hanno ereditato alla nascita e che non possa essere modificata. Di conseguenza, alcuni forse si sentono intrappolati da aspetti poco accattivanti della loro personalità, ritenendo che non vi sia nulla che possano fare per modificare i propri modelli di comportamento.
Chi pensa in questi termini sbaglia.
È vero che alcune persone hanno la tendenza ad agire con determinate modalità, ma è anche vero che è possibile modificare queste tendenze. Non lasciatevi ridurre in schiavitù dalla vostra personalità. Considerate voi stessi e le vostre caratteristiche a lungo e con attenzione. Cercate di individuare i vostri punti di forza e imparate a servirvene a beneficio vostro e di altre persone. Cercate poi di individuare anche i vostri punti deboli e concentratevi sugli ambiti in cui potete crescere e migliorare.
Se non sapete da che parte cominciare con questo processo di conoscenza di voi stessi, cercate di rispondere a queste domande:
• Se doveste descrivere il vostro modo di vedere la vita, usereste l’aggettivo “positivo”, “negativo” o “indifferente”?
• Nei confronti degli altri siete critici o complimentosi?
• Nei confronti di voi stessi siete critici o complimentosi?
• Siete estroversi o introversi?
• Siete propensi al dialogo o taciturni?
• Siete pazienti o impazienti?
• Tendete a tenere i vostri sentimenti per voi o li manifestate?
• Pensate che il vostro atteggiamento o i vostri modelli di comportamento abbiano contribuito alla crisi del vostro matrimonio? Se sì, in che modo?
La domanda chiave è quest’ultima. Ricordate: il vostro obiettivo non consiste nell’acquisire consapevolezza al fine di conoscere voi stessi, ma applicare la presa di coscienza al rapporto con il vostro coniuge. Volete individuare i punti di forza che potete portare al vostro matrimonio e ridurre al minimo gli effetti negativi che i vostri punti deboli determinano sul vostro rapporto.
Dovreste anche servirvi del periodo di separazione temporanea per cercare di migliorare in alcuni ambiti in cui siete carenti. Se sapete (o apprendete in questo periodo) che avete la tendenza a tenere i vostri sentimenti per voi, potreste servirvi del periodo di separazione temporanea dal vostro coniuge per imparare a condividere i vostri pensieri e le vostre emozioni. Chiedete a un consulente o a un amico fidato di aiutarvi. Quando riuscirete a comunicare con questa persona, avrete facilità a comunicare anche con il vostro coniuge. E questo potrebbe rivelarsi importante, per la vostra riconciliazione.

 

Compiere il primo passo
Se voi e il vostro coniuge siete arrivati a un punto di stallo, in cui ognuno di voi è chiuso nel proprio quartier generale e non intende avventurarsi in “territorio nemico”, è come se foste divorziati. Mettere una distanza tra voi e il vostro coniuge è comprensibile e anche costruttivo, ma a certe condizioni. Frapporre un muro fra di voi, invece, non farà altro che tenervi lontani.
Dato che il filo conduttore di questo capitolo è la riconciliazione, vediamo che cosa potete fare per abbattere i muri che vi impediscono di avvicinarvi. La bella notizia è che bastano la volontà e l’impegno di una persona, per rompere il silenzio e cominciare a smantellare il muro. La brutta notizia è che, dal momento che siete voi a leggere.., siete il candidato più probabile in questo senso.
E adesso cominceranno le obiezioni: «Io? Perché dovrei essere io a fare il primo passo? Questa separazione è dovuta alle colpe del mio coniuge. Se il nostro matrimonio gli fosse stato più a cuore, non saremmo in questa situazione! Se c’è qualcuno che deve fare il primo passo, questo è il mio coniuge!».
Se questa critica riassume a grandi linee i vostri sentimenti, probabilmente avete un’ottima ragione per pensare che spetti al vostro coniuge avvicinarsi a voi per tentare una riconciliazione, invece del contrario. Possiamo però proporvi una ragione ancora migliore per consigliarvi di lasciare da parte le vostre aspettative e fare ciò che è necessario: se non foste voi a compiere il primo passo, forse il vostro matrimonio potrebbe finire.
Mentre siamo in tema, affrontiamo un altro aspetto: non esistono coniugi assolutamente irreprensibili. Se avete problemi nel vostro rapporto, questo accade perché entrambi avete manifestato carenze.
Individuare le mancanze del vostro coniuge sarà fin troppo facile, per voi. Questo è vero in particolare se le carenze dell’altro sono evidenti, come accade nel caso dell’infedeltà o di imbrogli finanziari. Individuare i vostri errori, invece, potrebbe essere un po’ più difficile. Forse le vostre mancanze non risultano immediatamente evidenti per voi, perché vivete con esse da tanto tempo.
Per aiutarvi nel vostro lavoro di ricerca, ci permettiamo di suggerirvi che le carenze tra coniugi normalmente riguardano due ambiti:
• mancato soddisfacimento delle necessità del coniuge,
• attitudine a fare e dire cose che feriscono l’altro.
I coniugi finiscono per non fare quello che dovrebbero e fare quello che non dovrebbero nei confronti dell’altro.
Se dedicate abbastanza tempo e attenzione a pensare al vostro rapporto, e in particolare ai conflitti con il vostro coniuge, probabilmente riuscirete a individuare diversi ambiti in cui vi siete rivelati carenti. E così facendo, potrete aggregarvi a tutti noi coniugi imperfetti del mondo reale.

 

E’ colpa mia
Riconoscere le vostre mancanze e i vostri errori non è sufficiente; dovete ammetterli di fronte al vostro coniuge. Molte coppie hanno riscontrato che l’atto di ammettere i loro “peccati” con il coniuge funge da catalizzatore per la riconciliazione. In altri termini, l’ammissione delle mancanze spinge a muoversi verso un rapporto rinnovato.
Stilate un elenco delle mancanze, degli sbagli e dei punti deboli che riscontrate in voi stessi. Comunicatene il contenuto al vostro coniuge cercando di presentarlo nel modo più specifico possibile. Invece di dire: «Non sono molto paziente», sarebbe molto più efficace ammettere: «Non ti do mai l’opportunità di spiegare il tuo punto di vista, quando discutiamo».
Dopo che avrete manifestato le vostre caratteristiche negative, potete chiedere scusa. Non deve trattarsi di una scena teatrale: non dovete gettarvi ai piedi del vostro coniuge e implorare perdono. Basterà un semplice, sentito: «Mi spiace per averti ferito e per aver determinato problemi nel nostro rapporto; vuoi scusarmi?».
..dobbiamo sottolineare che ammettere i vostri errori e chiedere perdono non garantiscono la riconciliazione. Vi offrono però una chiara consapevolezza. Il vostro coniuge può scusarvi o non farlo; per il momento, forse da parte sua non vi è interesse per una riconciliazione. Tutto questo, però, è fuori della vostra portata. Dopo che vi sarete scusati, avrete fatto tutto ciò che potevate per rimediare al passato.
Non potete neppure costringere il vostro coniuge a seguire il vostro esempio e a scusarsi anche lui con voi: la vostra iniziativa potrebbe indurre il vostro coniuge a fare la stessa cosa, oppure no. Purtroppo, non potete riconciliarvi, senza un’ammissione degli errori passati.
Finché ciò non accade, tutto quello che potete fare è aspettare, pregare e continuare a manifestare amore al vostro coniuge, anche se fosse necessario fare tutto questo da lontano.

 

E poi giunge l’amore
Se doveste chiedere a molti coniugi che si sono allontanati il motivo della loro separazione, probabilmente ricevereste risposte di questo genere: «Dopo tutto quello che è successo, non amo più mio marito (o mia moglie). Vorrei poter dire che lo amo ancora, ma non è così». Il presupposto alla base di un’affermazione di questo tipo è che l’amore è una realtà che si sente. Ne segue che, quando non provate più sentimenti d’amore, non potete farci nulla.
…questo è un ragionamento ingannevole. L’amore non è un sentimento che proviamo, ma è una scelta. Amare il vostro coniuge significa decidere che il suo bene costituisca la vostra priorità assoluta, più ancora del vostro bene. Una volta che avrete preso questa decisione, allora compirete le azioni opportune per dimostrare il vostro amore.
Se siete separati, è probabile che alberghiate sentimenti di delusione, rifiuto, solitudine, ira, frustrazione o ostilità. Dovete comprendere che nessuno di questi sentimenti può (o dovrebbe) impedirvi di dimostrare amore al vostro coniuge.
A livello pratico, forse vi domandate come potete manifestare amore al vostro coniuge se siete separati. Noi vi assicuriamo che è possibile dimostrare amore da lontano. Occorre solo un impegno in questo senso da parte vostra.
Vi suggeriamo alcune idee per manifestare amore al vostro coniuge nel periodo durante il quale siete separati. Se queste idee funzionano per voi, è meraviglioso. In caso contrario, cercate di trovare voi qualche idea che vada bene nel vostro caso.
Se volete davvero manifestare amore al vostro coniuge, potete…
• dare prova di pazienza evitando di stabilire un tempo limite per la vostra riconciliazione. Fate sapere al vostro coniuge che siete disponibili ad aspettare tutto il tempo necessario per recuperare il vostro rapporto.
• Manifestare gentilezza sbrigando le commissioni necessarie nell’intento di rendere la vita più facile all’altro. Se non è possibile o non è consigliabile che vi impegniate in attività concrete, potreste prendere in considerazione l’ipotesi di manifestare la vostra gentilezza con una telefonata o un’e-mail con cui esprimete la vostra sollecitudine e il vostro interessamento.
• manifestare interesse nei confronti del vostro coniuge fissando una serie di appuntamenti per voi due, se l’altro accetta l’idea. Fate qualcosa che piaccia a entrambi e, mentre siete insieme, siate gentili e rispettosi. Fate “piccole cose” che ritenete siano apprezzate.

Come abbiamo accennato prima, la riconciliazione con il vostro coniuge richiederà impegno, sacrifici e sforzo da parte vostra. Per questo è importante ricordarvi che il risultato finale (un matrimonio rinnovato, caratterizzato da amore) merita l’impegno che richiede.

 

Estratto dal libro “Famiglie felici” di Gary Chapman – edizioni ELLEDICI

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome