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Il Santo di oggi – 19 Luglio – San Bernoldo di Utrecht (Vescovo)

Morto Adelboldo, vescovo di Utrecht, nel 1026, l’anno seguente Corrado II mosse alla volta della città per sollecitare il capitolo all’elezione di un successore. Durante il viaggio la moglie gli partorì un figlio; Bernoldo (o Bernolfo o Bernulfo) glielo annunziò e ottenne in premio la nomina a vescovo di Utrecht. Questo attestano le antiche fonti, in verità poco attendibili. Probabilmente Bernoldo era già funzionario imperiale e ottenne da Corrado questo particolare segno di stima nell’estate del 1027.

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Durante l’intero governo Bernoldo si studiò di accrescere i beni temporali della sua Chiesa; da Enrico III (succeduto a Corrado nel 1046), legato a lui da personale amicizia, ricevette diverse donazioni nei Paesi Bassi. Ci è pervenuta la lista delle donazioni con la menzione dei motivi che sollecitarono, volta a volta, la benevolenza imperiale. Ma la generosità di Enrico suscitò il malcontento dei principi laici della Lorena, che alleatisi tra loro per osteggiare i principi ecclesiastici, furono sconfitti dalle forze riunite dell’imperatore, dei Sassoni, dei Danesi, degli Inglesi e dello stesso pontefice Leone IX. La vittoria fu festeggiata con un’assemblea solenne, tenuta ad Aix-la-Chapelle e presieduta da Leone, che confermò e ampliò i benefici della chiesa di Utrecht.
Nel primo anno di governo Bernoldo partecipò al sinodo nazionale di Francoforte. Nel 1028 perse alcuni diritti sull’abbazia benedettina di Hohorst, presso Amersfoot, dove furono introdotte le consuetudini di Stavelot ad opera di Corrado, sensibile ai consigli di Poppone, abate di questa abbazia e promotore della riforma cluniacense.

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Non sappiamo se Bernoldo partecipò ai due sinodi tenuti da Leone IX nel 1049 a Reims e poi a Magonza per condannare la simonia e l’ingerenza dei laici negli affari ecclesiastici. Negli anni che seguirono numerose chiese dei Paesi Bassi furono tolte ai laici. Tre diplomi recano il suo nome, ma solo uno, diretto ad ampliare il territorio diocesano, è autentico. A Bernoldo si debbono le chiese di San Paolo, San Giovanni e San Pietro a Utrecht e quella di San Leboino a Deventer.
Morì il 19 luglio 1054 ed è venerato come santo almeno dal sec. XIV. La festa si celebra il giorno anniversario della morte.




Autore: Willibrord Lampen

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