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Il Santo di oggi 15 Aprile 2020 San Damiano de Veuster, Sacerdote

Oggi la Chiesa ricorda San Damiano de Veuster

San Damiano de Veuster, Sacerdote
San Damiano de Veuster, Sacerdote

Damiano de Veuster è stato un presbitero e missionario belga, appartenente alla Congregazione dei Sacri Cuori, conosciuto anche come Padre Damien.

LEGGI: Lettura e commento al Vangelo di oggi

Etimologia: Damiano = domatore, o del popolo, dal greco

La vita

Damiano (al secolo Jozef) de Veuster nasce a Tremelo (Belgio) il 3 gennaio 1840, figlio di una famiglia contadina e numerosa, furono ben 8 fratelli; fra loro escono due suore e due preti dei “Sacri Cuori di Gesù e Maria”.

Giuseppe, penultimo degli otto, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni, seguendo le orme di uno dei suoi fratelli, entrò nel noviziato della Congregazione dei Sacri Cuori a Lovanio (30 km da Bruxelles) assumendo il nome di Damiano.

Dopo gli studi teologici e filosofici a Parigi, emise i voti perpetui il 7 ottobre 1860; suo fratello non poté realizzare il desiderio di viaggiare attivamente come missionario all’estero e Damiano fece suo il sogno del fratello.

In missione non ancora sacerdote

Destinazione della missione: le Isole Sandwich, così chiamate dal loro scopritore James Cook nel 1778 in onore di Lord Sandwich, capo della Marina inglese. Sono un arcipelago indipendente sotto una monarchia locale, e più tardi si chiameranno Isole Hawaii. Damiano le raggiunge dopo 138 giorni di navigazione, da Brema a Honolulu. Completa gli studi, diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell’isola principale, Hawaii. Istruisce la gente nella fede e insegna ad allevare montoni e maiali, come pure a coltivare la terra. Il divario culturale crea ostacoli duri, la solitudine a volte gli pare insopportabile.

Ma è solo un primo collaudo. Nel 1873 il suo vescovo cerca preti volontari per l’isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina tutti i malati di lebbra, togliendoli alle famiglie: si offrono in quattro, per turni di 34 settimane, e tra loro c’è padre Damiano, che va per primo a Molokai e vi resterà per sempre (tranne un breve soggiorno a Honolulu). Ci deve restare, perché il governo teme il contagio e gli proibisce di lasciare l’isola con i suoi 780.800 malati ad alta mortalità: 183 decessi nei primi otto mesi.

Ma “tanti ne seppelliamo, altrettanti ne manda il governo“. Ora fuma la pipa per difesa contro l’insopportabile odore di carne in disfacimento, che a volte lo fa svenire in chiesa. A Molokai è prete, medico e padre: cura le anime, lava le piaghe, distribuisce medicine, stimola il senso di dignità dei malati, che si organizzano, lavorano la terra, creano orfanotrofi: opera loro, orgoglio loro.

Nel 1885, ecco la scoperta: anche lui è stato contagiato dalla lebbra. Ed è solo, aspettando a lungo un altro prete per confessarsi, fino all’arrivo del padre belga Conrardy, pochi mesi prima della morte. Sopporta incomprensioni, ma è capace di dire:Sono tranquillo e rassegnato, e anche più felice in questo mio mondo“. Fino all’ultimo aiuta gli studi sulla lebbra, sperimentando su di sé nuovi farmaci.

San Damiano de Veuster
San Damiano de Veuster

La morte e il culto

Muore il 15 Aprile 1889, aveva 49 anni. Mille malati di lebbra lo seppelliscono ai piedi di un albero. Nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio, a Lovanio.

Giovanni Paolo II lo ha beatificato a Bruxelles nel 1995, continuando l’iter iniziato da Paolo VI nel 1967 su richiesta di 33 mila lebbrosi e concluso da Benedetto XVI che lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l’11 ottobre 2009.

Curiosità

Cavaliere dell’Ordine di Kalākaua: Re Kalākaua delle Hawaii insignì padre Damiano del grado di Commendatore dell’Ordine reale di Kalākaua I e, quando la principessa Liliʻuokalani visitò la colonia per consegnargli le insegne dell’onorificenza, rimase profondamente turbata nel vedere lo stato in cui vivevano i lebbrosi, tanto che non riuscì a completare il discorso ufficiale. Fu proprio la principessa a far conoscere al mondo i meriti del religioso: la sua fama si diffuse in Europa e negli Stati Uniti ed anche i protestanti americani e la Chiesa d’Inghilterra elargirono grandi somme di denaro per il missionario.

Gandhi scrisse: “La politica e il mondo giornalistico possono vantare eroi, ma pochi possono essere paragonati a Padre Damiano di Molokai. Vale la pena dare un’occhiata alle fonti di tale eroismo”.

Il 1 dicembre 2005, Padre Damiano è stato scelto in un sondaggio condotto dalla radio-televisione pubblica fiamminga VRT e dal quotidiano De Standaard come il più grande belga di tutti i tempi.

Redazione Papaboys

Fonte santiebeati.it – Autore: Domenico Agasso

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