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Il Santo del giorno 27 Luglio 2020 Beata Maria della Passione, la suora dai doni mistici

Oggi la Chiesa ricorda Beata Maria della Passione

Beata Maria della Passione Tarallo, al secolo Maria Grazia, è stata una religiosa italiana. È stata beatificata sotto il pontificato di Benedetto XVI.

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La vita

Maria Grazia Tarallo, nasce a Barra, oggi quartiere periferico di Napoli, ma allora Comune autonomo, il 23 settembre 1866. Era figlia di Leopoldo Tarallo, giardiniere comunale e da Concetta Borriello, donna dalla grande vitalità. Fu battezzata il giorno seguente nella Chiesa dell’Ave Gratia Plena di Barra.

Maria Grazia Tarallo ebbe in famiglia altri sei tra fratelli e sorelle, di cui due morti bambini, sopravvissero Gabriele e Vitaliano maschi e Drusiana e Giuditta diventate anche loro suore della stessa Congregazione, con il nome rispettivamente di Maria del Sepolcro e Maria della S. Lancia.

Maria Grazia visse sempre nell’ambito familiare a Barra, ricevendo una rudimentale istruzione prima frequentando una scuola privata e poi quella delle Suore Stimmatine.

All’età di cinque anni fece voto di verginità alla Madonna, desiderava ardentemente di ricevere l’Eucaristia che le fu concessa all’età di sette anni, fece la Prima Comunione il 7 aprile 1873 eccezionalmente, con il permesso del parroco che la ritenne matura.

A dieci anni ricevette il Sacramento della Confermazione. Era ancora una bambina, quando acquistò la stima e l’ammirazione di molte famiglie di Barra, diventando per il suo fervore nell’orazione, buon esempio alle sue coetanee.

Diventa suora

A ventidue anni, quando pensava di essere tutta per Gesù, suo padre, che si opponeva a tale vocazione, cercò di dissuaderla, imponendole di accettare il matrimonio con Raffaele Aruta il quale, convertito da lei, in breve morì, rendendo possibile a Maria Grazia di farsi monaca.

È il 10 giugno 1891 quando fu accolta a San Giorgio a Cremano tra le Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucarestia, da poco fondate dalla Serva di Dio Maria Pia Notari.

Nella famiglia religiosa Maria Grazia Tarallo assunse il nome di Suor Maria della Passione.

Condusse quasi tutta la sua vita nella casa di San Giorgio a Cremano. Se ne allontanò solo nel 1894-1896 per concorrere all’apertura di una nuova casa in Castel San Giorgio, in provincia di Salerno. In comunità, ricoprì con impegno vari uffici, da quelli più umili di cuciniera, guardarobiera e portinaia, a quelli di maggiore responsabilità.

Nel 1910, in fatti, fu nominata Maestra delle Novizie, curando così la formazione delle giovani che si preparavano alla professione religiosa tra le Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucarestia.

Realizzò in pienezza la vocazione religiosa, manifestando un grande amore alla Passione di Gesù Crocifisso, all’Eucarestia e alla Vergine Addolorata: “Mi chiamo Suor Maria della Passione e debbo somigliare al Maestro“.

Condusse vita esemplare ed edificante nella carità, e tutta la comunità l’ammirava, percependo la ricchezza dei suoi doni mistici, che si manifestavano in forma di visioni, estasi e profezie. Fece della sua vita austera un’offerta a Dio per la redenzione dei peccatori e per la santificazione dei sacerdoti.

La sua aspirazione – come confidava a qualcuno – era quella di “farsi santa amando Cristo nell’Eucarestia, soffrendo con Cristo crocifisso, guardando Cristo nella persona del fratello“.

Beata Maria della Passione, 27 Luglio 2020
Beata Maria della Passione, 27 Luglio 2020 – www.suorecrocifisseadoratrici.org

La morte e il culto

L’ultimo periodo della sua vita, durante il quale si nutrì della sola Eucarestia, fu particolarmente doloroso a causa delle infermità.

Circondata dall’affetto delle consorelle e compianta dai tanti che la stimavano per gli eccezionali doni mistici e la fama di santità, morì il 27 luglio 1912 a San Giorgio a Cremano, dove il corpo è ancora oggi conservato nella chiesetta delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucarestia.

Il cardinale Giuseppe Prisco, arcivescovo di Napoli, ne introdusse la causa di canonizzazione nel 1913. Papa Giovanni Paolo II dichiarò le sue virtù vissute in modo eroico nel 2004. Papa Benedetto XVI, infine, l’ha proclamata Beata con decreto del 19 gennaio 2006.

La beatificazione di Maria della Passione è stata celebrata nella Cattedrale di Napoli il 14 maggio 2006.

Redazione Papaboys

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