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‘Il Rosario e lo Scapolare sono inseparabili’. Un legame mistico e indissolubile tra Fatima e la Madonna del Carmelo.

Quel legame fra Fatima e la Madonna del Carmelo

Le promesse legate al Santo Scapolare della Madonna del Carmelo sono state confermate dalla Vergine durante le apparizioni a Fatima.

Il 13 ottobre 1917, mentre avveniva il grande miracolo del Sole visto da più di cinquantamila persone, Maria si mostrava ai pastorelli nelle vesti della Madonna del Monte Carmelo, presentando nelle loro mani lo Scapolare.

Senza dubbio, avvenendo in concomitanza con il fenomeno più alto fra tutti quelli accaduti nella Cova da Iria, la presentazione dello Scapolare durante quest’apparizione finale non fu un dettaglio senza importanza; anzi, in questo modo, Maria mostrò come una sintesi tra lo storicamente più remoto (il Monte Carmelo), il più recente (la devozione al Cuore Immacolato di Maria) ed il futuro glorioso, che è il trionfo di questo stesso Cuore (Fatima e la Madonna del Carmelo, P. Higino di santa Teresa , Coimbra, 1951).

Preghiera alla Madonna di Fatima
Preghiera alla Madonna di Fatima (Foto da Pixabay – gunthersimmermacher)

Si può perciò affermare che i privilegi inestimabili legati allo Scapolare sono parte integrante del Messaggio Mariano di Fatima, unitamente al Rosario ed alla devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Infatti, i riferimenti all’Inferno e al Purgatorio, la necessità della penitenza e l’intercessione di Nostra Signora contenuti nel Messaggio sono in assoluta consonanza con le promesse collegate allo Scapolare.

Non a caso la stessa Lucia, l’unica dei tre pastorelli ad essere rimasta in vita, divenne carmelitana scalza e disse che nel messaggio della Madonna “il Rosario e lo Scapolare sono inseparabili”. (Fonte it.wikipedia.org)

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IL PIÙ BEL DONO MATERNO

Dopo che una mamma ha dato la vita al suo bambino, nulla ha più a cuore che donargli un veste che difenda quella debole crea­tura e insieme ne sia ornamento. Chi non conosce le ambizioni delle mamme nel preparare le vesti dei loro piccoli?

Anche la Madonna è Mamma di Gesù e di noi, con le “debo­lezze” e le ricchezze proprie di un cuore materno che, tra tanti figlioli, ha sempre tenerezze di predilezione per ciascuno.

Nella immensa famiglia cristiana i Carmelitani si gloriano di certe predilezioni di Maria, che è detta Madre, Regina, Sorella e “Decoro” del Carmelo.

Dopo che il Profeta Elia sul Carmelo nella prodigiosa nuvo­letta ha intravisto la futura Vergine Madre, Immacolata e Media­trice, una schiera di discepoli, “la scuola dei Profeti”, si è raccolta sul fatidico monte per custodire la grande visione e vivere nello spirito del grande Profeta, anticipando così la storia del glorioso Ordine del Carmelo.

Le relazioni tra la Vergine e i Carmelitani diventano presto profonde, intime, inscindibili. Si stabilisce tra lei e loro una gara di amore.

Il sopravvento è della Madre, si capisce, che accompagna passo passo la storia dei Carmelitani con le sue grazie e i suoi favori.

Il maggiore di essi e lo Scapolare, il più bel dono materno. Con questa veste Maria dice a tutti i Carmelitani e affiliati: “Non abbiate paura: io sarò con voi in tutte le peripezie del tempo; e voi sarete con me nella pace della eternità”.

La S.M. Chiesa con l’autorità dei Sommi Pontefici ha ricono­sciuto questo Dono Materno e lo ha impreziosito di privilegi ri­cordando che quello che lo Scapolare dona, lo significa pure e molto bene.

Ma che significa allora? Come più volte ormai s’è detto, tutto quello che può significare una veste intessuta dall’Amore. La S. Scrittura ci parla della veste preparata da Rebecca per Giacobbe che ottiene la benedizione speciale dal morente Isacco; della ve­ste “variopinta” di Giuseppe ebreo, ‘simbolo della predilizione del padre; del manto regale che il Faraone impose a Giuseppe quan­do lo volle onorare; delle vesti vicendevolmente scambiate tra Davide e Gionata in segno di reciproco affetto; della veste lus­suosa data al Figlio prodigo quando ritornò alla casa paterna: “Por­tate subito la veste migliore”.

Nel S. Scapolare si possono vedere tutti questi simbolismi e altri ancora. Sì: per Gesù, Figlio del suo illibato amore, Maria non ebbe che i poveri panni consentiti dalla sua povertà; a noi, figli del suo inenarrabile dolore, procura una veste preziosa di Grazia.

Nel Presepio era un’umile ancella: «Ecco l’ancella del Signo­re»; nel cielo è la grande Regina: «Presiede da Regina in vesti d’oro».

E come tale conduce la nostra vita e la difende anche con lo Scapolare.

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