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Il Natale di Sant’Egidio è #mercychristmas

Natale all’insegna dell’hashtag #mercychristmas, “Natale della Misericordia”. Lo slogan lo lancia la Comunità di Sant’Egidio, che, complice il Giubileo, si prepara a un Natale più coinvolgente del solito. «La misericordia rende tutti capaci di comunicare il cambiamento, che sta avvenendo a partire dai più poveri» spiega Massimo Signifredi della Comunità. Preghiera, pranzi e mercatini solidali: «Vogliamo che il pranzo di Natale con i poveri si estenda ancora di più», racconta ancora Signifredi.

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Lo scorso 11 dicembre a Trastevere è già stata avviata la vendita di beneficenza per finanziare le attività della Comunità. In via della Lungaretta e via della Paglia i banchetti resteranno a disposizione fino al 24 e dal 2 al 6 gennaio, con il ricavato si contribuirà alle feste per i poveri che verranno organizzate in tutta la città, senza dimenticare il messaggio di sostenibilità: «Quest’anno per il nostro mercatino abbiamo messo ancora più impegno, pensando all’enciclica del papa Laudato si’», sottolinea Signifredi. Gli oggetti in vendita sono tutti vintage: «Potremmo chiamarle vendite eco-solidali, perché si rispetta l’ambiente e si concretizza la solidarietà».

Il giorno di Natale verrà preparato un pranzo per oltre venti mila persone. A Trastevere, luogo d’incontro storico, mangeranno oltre duemila persone, ma la festa sarà in tutti quartieri. Il primo pranzo è stato fatto nel 1984 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, da allora l’iniziativa si è estesa sempre di più. Come a Roma, la Comunità di Sant’Egidio sarà presente in tutto il mondo e cercherà di coinvolgere nel clima di festa più di 200mila poveri di tutti i continenti.

Al centro i luoghi dove c’è la sofferenza: gli istituti per gli anziani, senza dimora, profughi senza tetto, i bambini di strada. Ma anche mendicanti e carcerati. Saranno più di venti gli istituti dove il giorno di Natale o in quelli successivi, a Roma, verranno organizzati i pranzi. Niente refezione, ma menu delle feste, e un regalo per ognuno.

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Per un’impresa simile il coinvolgimento è d’obbligo. Come ogni anno è possibile donare qualcosa per chi ha meno e proporsi per dare una mano. Sul sito www.santegidio.org sono segnalati gli indirizzi a cui è possibile portare vari tipi di oggetti, dai dolci, ai giocattoli alle agendine, per tutte le età. Il Natale, si legge sul sito della Comunità, «è anche il miracolo di risorse che sembrano non esserci e che invece si possono mobilitare, coinvolgendo attorno al Natale chiunque voglia fare qualcosa, anche un piccolo gesto per gli altri, almeno una volta l’anno». Oltre ai regali, c’è bisogno di collaborazione, e chiunque voglia farsi avanti come volontario è ben accetto, basta scrivere all’indirizzo info@santegidio.org o telefonare allo 068992234.

I momenti di preghiera accompagneranno tutti i giorni fino alla natività e il periodo delle feste: «Soprattutto quest’anno in cui c’è questo messaggio forte di misericordia vogliamo che sia un messaggio forte di spiritualità, che cambi la realtà». Un momento a cui la comunità tiene molto è la Messa nelle carceri. L’ultima domenica di avvento ci saranno le Messe a Rebibbia e Regina Coeli, per stare vicino a chi vive ai margini della società.




Redazione Papaboys (Fonte www.romasette.it/Vanessa Ricciardi)

 

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