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Il ‘grido’ di Papa Francesco sulla schiavitù infantile: ‘È una vergogna davanti a Dio..’

Papa Francesco: ‘È una vergogna davanti a Dio..’

Le dure e giuste parole di Papa Francesco contro la schiavitù infantile…

(Fonte Vatican News) Si celebra oggi, 16 aprile la Giornata internazionale contro la schiavitù infantile, promossa su iniziativa del Movimento Culturale Cristiano.
Questo il tweet scritto da Papa Francesco in data odierna: “Purtroppo, in questo mondo che ha sviluppato le tecnologie più sofisticate, ci sono ancora tanti bambini in condizioni disumane, sfruttati, maltrattati, schiavizzati, profughi. Di tutto questo noi ci vergogniamo davanti a Dio. #EndChildSlavery“.

In numerose occasioni il Pontefice ha chiesto che venga vinta la battaglia contro la schiavitù minorile. “Tanta gente invece di farli giocare li fa schiavi: è una piaga questa. Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia verso la vita e il domani. Guai a chi soffoca in loro lo slancio gioioso della speranza“, ammoniva Francesco nell’Udienza generale del 12 giugno 2013.

Le dure e giuste parole di Papa Francesco contro la schiavitù infantile
Le dure e giuste parole di Papa Francesco contro la schiavitù infantile – Vatican Media

Voi pensate che questa gente che tratta le persone, che sfrutta le persone con il lavoro schiavo ha nel cuore l’amore di Dio?” affermava il Papa un anno dopo, all’Udienza generale di mercoledì 11 giugno 2014, nella catechesi dedicata al timore di Dio. “No, non hanno timore di Dio e non sono felici. Che il timore di Dio – aggiungeva – faccia loro comprendere che un giorno tutto finisce e che dovranno rendere conto a Dio“.

Parlando poi al Corpo diplomatico presso la Santa Sede per gli auguri d’inizio d’anno nel gennaio 2018, Francesco riconduceva la piaga dello sfruttamento minorile a modelli economici sbagliati, richiamando i governi, come fatto più volte, a trovare insieme strategie politiche adeguate:

Non si può pensare di progettare un futuro migliore, né auspicare di costruire società più inclusive, se si continuano a mantenere modelli economici orientati al mero profitto e allo sfruttamento dei più deboli, come i bambini.

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