C’erano quasi tutte le categorie più colpite dalla crisi economica causata dal coronavirus, ieri mattina su Ponte Vecchio a Firenze, in occasione della marcia di protesta organizzata dai Ristoratori della Toscana e da Tnt Italia (Tutela Nazionale Imprese).
Una marcia – riporta il quotidiano La Nazione – che è partita da Firenze e dopo aver fatto tappa a San Gimignano, Siena, San Quirico d’Orcia, Bolsena, Montefiascone, Viterbo, Sutri, La Storta, arriverà a Roma il 13 novembre. «Vogliamo che il sacrificio di Luca non sia avvenuto invano – dice Pasquale Naccari, dei Ristoratori della Toscana, ricordando il collega che mesi fa si è tolto la vita dentro il suo locale in piazza Santa Croce – Difendiamo le nostre imprese, i nostri dipendenti e le nostre famiglie».
Dai ristoratori, dunque, ai tassisti, ai fieristi, alle agenzie di viaggio, agli artigiani, agli ambulanti e ai lavoratori di comparti come quello delle lavanderie industriali e degli ncc. Erano tutti su Ponte Vecchio con striscioni e cartelli per chiedere che le loro categorie vengano supportate in maniera adeguata.
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