“La Chiesa senza comunicare sarebbe un‘isola morta. Non ci dovrebbe essere nessun cristiano che non sa comunicare”, ha evidenziato il porporato, per il quale “è fondamentale la questione etica della comunicazione”. Il cardinale ha invitato i giornalisti “a non scendere mai a compromessi nello scegliere tra l‘esigenza di dire la verità e quella di avere molti lettori”, ricordando che la missione dei comunicatori è “altissima, ma anche molto delicata”.
In particolare – riferisce l’Agenzia Sir – , “la comunicazione cristiana è una missione che richiede grande professionalità”. Di qui l‘appello: “Sentite la bellezza e la fierezza della vostra identità professionale e cristiana. Potete essere buoni giornalisti e buoni cristiani, se vivete in tensione etica e morale e se svolgete la professione per il bene sociale, attraverso questi mezzi che sono una provvidenza”.