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III Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali

cq5dam.web.1280.1280La gioia del Vangelo: una gioia missionaria”: sarà questo il tema del il terzo Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, in programma a Roma, presso il Pontificio Collegio Internazionale “Maria Mater Ecclesiae”, dal 20 al 22 novembre 2014.

All’evento parteciperanno, su invito del Pontificio Consiglio per i Laici, i delegati delle realtà associative internazionali più diffuse nel mondo, in costante dialogo con il dicastero vaticano.
Il tema dell’incontro è ispirato ad un passo dell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco (n.21), in cui si legge: “La gioia del Vangelo che riempie la vita della comunità dei discepoli è una gioia missionaria. Ha sempre la dinamica dell’esodo e del dono, dell’uscire da sé, del camminare e del seminare sempre di nuovo, sempre oltre. Il Signore dice: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!» (Mc 1,38). Quando la semente è stata seminata in un luogo, non si trattiene più là per spiegare meglio o per fare segni ulteriori, bensì lo Spirito lo conduce a partire verso altri villaggi”.

“L’esortazione apostolica Evangelii gaudium – spiega in una nota il Pontificio Consiglio per i Laici – appare essere un vero e proprio vademecum per i movimenti ecclesiali e le nuove comunità. In questo documento la necessità di una nuova tappa evangelizzatrice marcata dalla gioia, “la dolce e confortante gioia di evangelizzare” (cfr. n. 9), è ritenuta da Papa Francesco l’obiettivo prioritario per il cammino della Chiesa dei nostri giorni”. Lo scopo principale del Congresso, dunque, è quello di “rendere evidente e incoraggiare ancora di più la gioiosa adesione dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità al pressante invito del Pontefice ad entrare nella dinamica di uscita missionaria”.

All’evento risultano iscritti più di ottanta realtà associative internazionali ed oltre cinquantacinque fondatori e responsabili generali di varie comunità sparse nel mondo, che saranno accompagnate, durante i giorni del Congresso, dalla partecipazione di alcuni vescovi, provenienti da realtà diocesane e da organismi della Curia romana, quale segno concreto di comunione ecclesiale.

Linea portante di preparazione al Congresso – spiega il card. Stanislaw Rylko, presidente del dicastero – è l’invito di Papa Francesco all’edificazione di una Chiesa in uscita, che si renda protagonista della propria trasformazione missionaria, anche attraverso il contributo di movimenti ecclesiali e nuove comunità, perché “comunità di base e piccole comunità, movimenti e altre forme di associazione, sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori”. (EG, n. 29).

“Il Congresso di novembre – continua mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici – vuole essere una risposta chiara e decisa dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità circa il loro apporto a un risveglio missionario di tutta la Chiesa”. Il carattere dell’evento, sottolinea poi il presule, sarà quello “dell’incontro, del dialogo e del mutuo ascolto. Non si tratterà quindi di un incontro a carattere accademico, che veda esperti in materia dare conferenze ad una platea di partecipanti uditori, bensì di un mutuo scambio di idee, riflessioni ed esperienze in cui gli stessi congressisti, nei molti ed ampi spazi riservati al dibattito e nei momenti comunitari, possano rendersi attori principali del Congresso stesso, condividendo con tutti le proprie considerazioni e valutazioni in ordine ai temi proposti”.

Da ricordare che le precedenti edizioni del Congresso si tennero nel 1998 e nel 2006, in stretta coincidenza, logica e cronologica, con gli incontri di queste realtà ecclesiali con Giovanni Paolo II e con Benedetto XVI, per riflettere insieme sulle tematiche più urgenti ed emergenti in seno all’identità e missione delle associazioni di fedeli nella Chiesa e nel mondo. (I.P.)

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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