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I Vescovi liberi di partecipare al nuovo Family Day (ci mancherebbe il divieto!)

La Cei appoggia (in maniera originale ndr) la nuova edizione del Family Day. E’ comunque un appoggio ufficiale. Slitta al 28 gennaio l’esame in Aula del Senato del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Intanto sembra certa la data fissata per un nuovo Family day: il 30 gennaio in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma.

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Non sarà una manifestazione promossa dalla Conferenza episcopale italiana, ma organizzata totalmente dal laicato cattolico, come ha sottolineato il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino che in un’intervista al Corriere della Sera ha espresso la necessità che il tema delle adozioni resti fuori dal dibattito sulle unioni civili.

Sulla Radio Vaticana, commenta così: “I vescovi sono liberi di partecipare al Family Day  ma sarà una  partecipazione a titolo personale. Così mons Galantino in una intervista al Corriere della Sera. Assodato che la Chiesa non sono solo i vescovi, osserva ancora il segretario generale della Cei, “non lasceremo soli quanti nelle sedi opportune e nel rispetto delle proprie competenze vorranno dare un loro contributo costruttivo”.

Quanto poi alle modalità concrete attraverso le quali rendersi presenti, mons. Galantino ricorda  quello che ha detto Papa Francesco: “Cristiani consapevoli non hanno bisogno di vescovi-piloti”. Il segretario generale della Cei definisce il testo attuale del ddl sulle unioni civili un “garbuglio giuridico prima che politico” e si augura “che ci siano parlamentari e pezzi di società che per convinzione personale sappiano prendere iniziative efficaci per impedire soluzioni pasticciate o fughe in avanti fatte passare per conquiste civili”.

E in vista dell’approdo in aula a Palazzo Madama del provvedimento, si fa serrato il confronto anche all’interno di partiti e schieramenti. Il punto più contestato riguarda la stepchild adoption, la possibilità di adozione del figlio del partner dello stesso sesso”




di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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