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I santi riproposti su Facebook, con un selfie

selfiesanto460Fede e fantasia. Entrambe non mancano ai tanti sacerdoti che operano nelle parrocchie del nostro Paese. Enemmeno manca la capacità di usare i nuovi mezzi di comunicazione per parlare di Cristo ai più giovani. E anche dei santi. Un esempio arriva dalla diocesi di Pavia. Qui, nell’unità pastorale di Gerenzago, Inverno e Monteleone, c’è un parroco di 39 anni che con i giovani ci sa stare. Grande appassionato di sport, ha capito presto che per incontrare i ragazzi bisogna unire il tradizionale (le attività dell’oratorio) con il nuovo (internet). Così ha aperto una pagina su facebook. Che ha funzionato. Tant’è vero che su Facebook c’è anche una pagina del gruppo “Gli amici di don Luca Roveda”, con ben 1.472 iscritti.  Tra le tante domande che un parroco si pone, sulla propria attività pastorale, don Luca si è anche chiesto come fare per rilanciare la conoscenza dei santi e beati, veri maestri di fede concreta e di vita possibile. Così si è inventato di usare ancora una volta lo strumento facebook, ma aggiungendo una modalità, chiamamola così, che è tra i ragazzi è una vera moda dilagante: il selfie, la foto che rieprende anche chi la scatta. Papa Francesco ha ammesso di non comprendere bene questa mania, dicendo che appartiene a un’altra generazione, però non si è tirato indietro tutte quelle centinaia di volte che è stato coinvolto nel rito del selfie. Don Luca, quasi ogni giorno, sulla sua pagina di facebook, posta un selfie di se stesso accanto alla statua del santo del giorno. Naturalmente nel commento scrive puntuale la motivazione per la quale il santo del giorno viene tradizionalmente invocato. A chi esprime perplessità sull’idea, i critici non mancano mai, il don (fu lui che pensò per la sera di San Valentino scorso alla Messa per gli innamorati, in sostituzione di cene o shopping) sottolinea: “Mi capita spesso di vedere, su Facebook che per me è un mezzo di evangelizzazione, foto con i più diversi personaggi famosi. Ebbene, per me famosi dovrebbero diventare i santi. Da qui l’idea che, faccio notare, ogni giorno viene sempre più apprezzata”.

Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)

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