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I luoghi comuni contro Benedetto XVI

Subito dopo la rinuncia del Papa, i mass media si sono scatenati nelle accuse infamanti sulla presunta copertura del papa nei confronti dei preti pedofili. Alla luce degli eventi che si sono succeduti, posso affermare con assoluta serenità,  che il cammino di purificazione portato avanti da Ratzinger ha portato i frutti sperati. Molti vescovi sono stati rimossi. I preti accusati di pedofilia hanno ricevuto della giustizia la pena contro le azioni abominevoli commesse contro i minori. La struttura per la protezione dei bambini è stata notevolmente rafforzata e le procedure semplificate. Un percorso lungo, faticoso, pieno di incomprensioni. Nonostante l’evidenza, molti media hanno preferito rimanere nelle proprie posizioni, nonostante la realtà che si presentava sotto i loro occhi era diversa. I luoghi comuni contro Benedetto XVI, hanno cerato un’immagine sbagliata della Chiesa nei confronti della pedofilia. Da questa prospettiva, leggiamo quali erano le considerazioni maturate nei giorni successivi alla rinuncia del Papa al Soglio Pontificio:

Cari amici, da più parti avevo ricevuto la sollecitazione di scrivere qualcosa a proposito della lotta contro la pedofilia intrapresa da Papa Benedetto. Ho fatto delle ricerche accurate, senza fermarmi alle apparenze oppure ai luoghi comuni. E’ venuto fuori un quadro abbastanza importante dove vengono delineati tutti gli interventi pontifici a difesa dei minori. Dal 2005 anno dell’Elezione al 2013, il magistero del Papa ha cercato di fare pulizia, chiarezza, invitando la Chiesa ad un atteggiamento penitenziale. Molti vescovi sono stati rimossi dal loro incarico. Tanti altri sacerdoti sono stati sospesi dal ministero. Nel processo di purificazione, i media non sono stati generosi. Invece di sottolineare lo sforzo enorme, hanno continuato ad attaccare con  inaudita violenza. Il dolore più forte, però è rappresentato da una certa e potente lobby occulta, la quale continua nonostante tutto a remare contro il rinnovamento voluto per la Chiesa. Quando si invitano determinate persone, associazioni, ecc., a guardare con verità gli sforzi compiuti, non accettano l’evidenza. Rimangono indifferenti. Anzi, cercano in tutti i modi di contestare la Verità raddoppiando la menzogna e giocando al rialzo.

In questi giorni (12 Febbraio 2013 ndr) ho chiesto ad alcune pagine facebook che si occupano di pedofilia e di violenza sui minori di pubblicare l’articolo sull’attività della Santa Sede nella lotta contro gli abusi. Non ho ricevuto nessuna risposta. Anzi, sono continuate le insinuazioni sul ruolo della Chiesa in questa terribile lotta. Nessuno vuole nascondere il male compiuto da tanti sacerdoti. Altrettanto non si può tacere l’impegno serio del Papa in particolare e della Chiesa in generale, per debellare una piaga così scandalosa. Ho impressione che il livore per la Comunità Cristiana abbia il sopravvento sulla Giustizia. Il mondo di oggi vive per luoghi  comuni, slogan, titoli di giornali. Più sono cattivi nelle parole, più il seguito aumenta. Basta leggere i commenti. Alcuni sparano forte da lasciare basiti. Le ideologie di qualsiasi tipo sono pericolose per la verità, ma anche per la democrazia. Viviamo in una dittatura più pericolosa di quelle del secolo scorso. Sono presenti nella società alcune forme di relativismo aggressive.

Per propagandare le idee gridano forte. Supportano il pensiero con immagini scioccanti da provocare sdegno negli ascoltatori. Quando vengono confutati, la furia sale alle stelle. Perché hanno la pretesa di possedere la verità. Tutto ciò che non appartiene al loro modo di vedere le cose, deve essere condannato, distrutto. Il populismo è l’attentato più grave ad ogni forma di ordinamento civile. Alcuni media per fare “audience”, ripropongono ogni sorta di assurdità pur di raggiungere lo scopo. La prova più evidente è rappresentata da una notizia sconvolgente, la quale come goccia silenziosa si inietta  nelle vene delle coscienze in nome dei diritti civili: viene chiesto al Collegio Cardinalizio di scegliere un Papa possibilmente nero, aperto al mondo, capace di dialogare con i vari esponenti religiosi dell’umanità. Il nuovo Vescovo di Roma dovrebbe aprire il mondo ecclesiale “alle quote rosa”, per poi al prossimo Conclave donare alla Chiesa un Pontefice donna. E’ una falsificazione della realtà inaudita. Tutto quello che vogliono dal nuovo successore di Pietro, i falsi profeti, è ciò che Benedetto ha cercato di realizzare nel suo pontificato. Non c’è dubbio: coloro che hanno osteggiato Ratzinger, oggi chiedono le riforme già iniziate ma criticate dalle loro logorroiche e facinorose affermazioni di oscurantismo ecclesiale.

Le donne nella Chiesa occupano un posto di grande importanza: ci sono tante consacrate felici di seguire il Signore nel silenzio della clausura, altre nella vita apostolica, altre ancora aiutano nell’opera di evangelizzazione come catechiste, ministri straordinari della Comunione, assistenti negli ospedali cattolici… La smania di una falsa equiparazione dei diritti uomo-donna, sconvolge l’ordine naturale ed anche quello ecclesiale. I medesimi diritti vanno acquisiti nella diversità. Chiunque cerca di mettere sullo stesso piano l’uomo e la donna, produce alla società danni enormi (spero di non essere frainteso).Non risponde a verità affermare: siccome “la Chiesa non permette il sacerdozio alle donne, allora è contro di esse”. E’ la più grande aberrazione storica! La Chiesa per sua natura vive la dimensione femminile sul modello della Madre di Dio. Maria, non è meno di nessuna altra donna. Lei ha portato nel grembo il Salvatore del mondo, lo ha seguito, ha pianto sotto la croce, lo ha visto deporre nel sepolcro, ed infine con gli apostoli nel cenacolo ha aspettato il dono dello Spirito.

Non c’è nessuna tradizione patristica o ecclesiale che affermi la volontà della Vergine di diventare sacerdote. Alcuni per ottenere il consenso delle masse usano parole convincenti per ottenere i loro scopi. La vera battaglia non si combatte con le armi dell’emozione collettiva, ma con il confronto culturale serio. Voglio da queste povere righe rinnovare il mio affetto verso il Papa, per la sua opera, per il cammino di purificazione tracciato per la Chiesa. Grazie ancora Benedetto! DonSa

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