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Ho finto di essere morta. Così, mi sono salvata dalla strage con l’aiuto di Dio

La testimonianza di Isobel, una sopravvissuta alla strage del Bataclan su Facebook: “Ho finto di essere morta. Spetta a noi essere migliori e non far vincere questi uomini malvagi”

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“Ho fatto finta di essere morta. Sono rimasta immobile per un’ora, senza muovermi, senza nemmeno respirare. In quel momento pensavo solo alle persone che amavo, pensavo a come far loro sapere che le amavo. Sono sopravvissuta, grazie a Dio, ma altre 89 persone non ce l’hanno fatta”. La testimonianza di Isobel Bowdery, condivisa su Facebook, è la cronaca di una serata di follia.

“Era solo un venerdì serata, un concerto rock, in cui la gente si divertiva, ballava, cantava, era felice. Non pensi mai possa accadere a te”, scrive Isobel. Poi invece accade. La follia omicida degli uomini che sparano al’impazzata e uccidono quelli che fino a poco tempo prima erano lì accanto a te a godersi un concerto. “Quelle immagini mi perseguiteranno per tutta la vita. Immagine di depravazione dell’essere umano, di nessuna considerazione per la vita”.

Ma la bellezza di questa testimonianza sta anche nella luce che Isobel accende intorno agli eroi. “Per l’uomo che mi ha rassicurato tutto il tempo mentre era a terra, per le persone che ci hanno aperto le porte per accoglierci, per tutti coloro che hanno aiutato la nostra fuga, per quelli che mi hanno comprato vestiti nuovi, togliendomi di dosso quelli sporchi sporchi di sangue. Tutto questo mi fa credere che questo mondo ha il potenziale per essere migliore”.

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“Non lasciamo che tanta malvagità vinca. Spetta a noi essere migliori”, conclude Isobel. “Spetta noi vivere la vita che queste vittime innocenti sognavamo, ma non saranno più in grado di vivere. Riposate in pace, angeli. Non sarete mai dimenticati”.

di Francesco Rossi per la Redazione Papaboys

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