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Suzanne ha dato tutto quello che aveva: ha sacrificato la propria vita per far nascere il figlio

Sacrifica la propria vita per far nascere il figlioATTI DI VITA EROICA. In un mondo che uccide, atti di coraggio come il seguente, possono cambiare l’indirizzo della storia….

Rileggiamo insieme questa drammatica testimonianza.

Suzanne Mazzola, un’insegnante di sostegno di Tamarac (Florida), è scomparsa il 2 febbraio dello scorso anno dopo aver dato alla luce il suo quarto figlio Owen.

Suzanne era consapevole che portare a termine la gravidanza avrebbe potuto portarla alla morte, tuttavia ha preso la decisione di offrire a suo figlio, non ancora nato, la possibilità di vivere la propria vita, sacrificando la propria. L’aborto, per la famiglia Mazzola, non è mai stato concepito come possibilità. La donna soffriva di placenta accreta, un difetto di aderenza della placenta che può provocare un’emorragia interna dopo il parto.

“A Suzanne è stata data la possibilità di partorire il bambino molto prima rispetto al termine della gravidanza” – ha confessato a LifeSiteNews Janet Free, la zia di Suzanne Mazzola – “ma essendo una bellissima e forte donna, e una madre, ha scelto di aspettare fino a 35 settimane, momento in cui il bambino sarebbe stato abbastanza forte per sopravvivere.”

La coraggiosa madre ha iniziato ad avere una forte emorragia dopo il taglio cesareo che è stato eseguito per far nascere Owen, e nonostante gli sforzi di 15 medici impegnati in sala parto con lei è deceduta poco dopo aver dato alla luce il piccolo.

Owen Gabriel Mazzola è nato forte e sano pochi minuti prima che la sua mamma si spegnesse per sempre. Al momento del parto pesava circa 3 kg. “Owen – ha detto la zia Janet – significa per noi piccolo guerriero, mentre Gabriel per noi è “Dio, la nostra forza”.

Nonostante la famiglia conoscesse i rischi a cui andava incontro Suzanne, nessuno si aspettava un epilogo così drammatico per una giovane donna di 34 anni. Per questo la famiglia Mazzola, al fine di aiutare il padre vedovo e gli altri tre figli orfani di Suzanne, ha già raccolto 70.000$ attraverso un fundraising

di Redazione Papaboys

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