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Gran baldoria del teatrino: venghino Signori venghino. La politica impazzisce sotto l’ombrellone

Calenda rompe con il Pd. Letta: “Avanti nell’interesse dell’Italia”. Conte: “Dialogo? Non siamo professionisti della politica”

Il gran teatrino della politica, posti liberi in fondo, e prezzo del biglietto incassato in anticipo dalle lobbies che guidano le scelte, ci offre un’altra giornata di spettacolo indecoroso.

I partiti cercano nuove alleanze in vista delle elezioni del 25 settembre. Nel Centrosinistra i Verdi confermano l’intesa con i Dem e chiedono un incontro a Calenda, che però rompe l’alleanza con Letta (“Non intendo andare avanti con il Pd”) e apre a Matteo Renzi. Dopo lo strappo Letta replica: “Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia.

Mi pare che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda”. Renzi vede come un’opportunità lo strappo: “La creazione di un terzo polo sarebbe una grande opportunità”. Conte: “Dialogo con i Dem? Non siamo professionisti della politica”.

La siccità politica, ben oltre i 40 gradi
La siccità politica, ben oltre i 40 gradi

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi parla del Centrodestra e ritiene di avere in comune con Meloni “la determinazione e il coraggio”, con Salvini “la capacità di parlare agli italiani e anche quella di saper ascoltare”.

Calenda a Letta: “Buon viaggio e grazie comunque”

“No Enrico. In verità il mio alleato eri tu. Buon viaggio e grazie comunque per la disponibilità a discutere”. Lo scrive su Twitter Carlo Calenda rispondendo a Enrico Letta che aveva affemrato: “Mi pare che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda”.

Calenda: “Convergenza con Renzi? Vedremo”

“Renzi non l’ho sentito, ma gli dirò che come non si fa la politica destra contro sinistra non si fa nemmeno contro chiunque. Bisogna spiegare agli italiani come governare. Non ho parlato con Renzi, ci parlerò”.

Lo ha detto Carlo Calenda a “Mezz’ora in più” su RaiTre. “Se vedo una strada convergente? Lo vedremo. Negli ultimi due giorni ho ricevuto dai renziani contumelie, qualsiasi scelta non coincida con quella di Renzi per loro è una scelta da traditore della patria”.

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