Pubblicità
HomeDiocesisPAPABOYS FRIULI-VENEZIA GIULIAGorizia: appello per 'generosa accoglienza' di richiedenti asilo

Gorizia: appello per ‘generosa accoglienza’ di richiedenti asilo

profughicrocerossaFRIULI VENEZIA GIULIA – GORIZIA – “Non può venir meno, anche nelle nostre realtà, l’impegno di tutti a una generosa e saggia accoglienza, rispettosa della dignità delle persone, che non comprometta ma anzi promuova la solidale convivenza con la popolazione locale nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti, evitando polemiche strumentali ed emotive”. Lo scrivono i consigli presbiterale e pastorale dell’arcidiocesi di Gorizia, a proposito dell’accoglienza dei richiedenti asilo, in occasione della prima Giornata della memoria e dell’accoglienza. “Stiamo vivendo non una contingenza passeggera, bensì un cambiamento epocale – sottolinea il documento – di cui nessuno può prevedere la durata né le conseguenze sui nostri territori”. “Siamo consapevoli – prosegue il testo – che l’attuale emergenza potrà essere affrontata adeguatamente solo con l’impegno della Comunità internazionale ad avviare a soluzione le cause che provocano la fuga di moltissime persone dai loro Paesi”, mentre l’Unione europea deve “cercare una reale unità d’intenti”, “con l’impegno solidale e cooperativo di tutti i Paesi europei”.

Nel frattempo, i consigli diocesani lanciano l’appello “a una generosa e saggia accoglienza”, ricordando l’impegno della Caritas nell’accogliere “centinaia di rifugiati nelle sue strutture” e che ora ha firmato una convenzione “per l’accoglienza di un gruppo di ottanta immigrati richiedenti asilo” nella struttura del Nazareno (via Brigata Pavia 25) messa a disposizione gratuitamente dalle Congregazione delle Suore della Provvidenza. “Con questo gesto – conclude il documento – l’arcidiocesi di Gorizia, in sintonia con il mondo del volontariato, conferma la propria collaborazione con le istituzioni pubbliche, ribadendo il compito loro proprio di garantire l’accoglienza alle persone provenienti da Paesi in gravi situazioni di difficoltà, verificandone il diritto sulla base delle leggi vigenti e trovando allo scopo gli strumenti più adatti”. Fonte: Agensir

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome