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Gmg di Panama – In arrivo 500 giovani che non sono mai usciti da Cuba

Una storia bellissima nell’avvicinamento alla Gmg 2019 di Panama. Parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù anche 500 giovani cubani mai usciti dalla loro nazione. Un approfondimento interessante della futura esperienza cubana, tratta da agensir.it.

Gmg Cuba

Una delle novità più belle della Giornata mondiale della gioventù 2019: sono i quasi 500giovani cubani che stanno arrivando a Panama, per partecipare alla grande festa assieme ai coetanei di tutto il mondo. Nelle precedenti Gmg c’era al massimo un rappresentante per diocesi (l’eccezione è Toronto 2003, quando il gruppo era stato un po’ più nutrito), ma in ogni caso è la prima volta che si può parlare di una delegazione numerosa e strutturata. La causa principale è la vicinanza geografica, ma ad aiutare sono state anche le piccole graduali aperture delle autorità cubane. La prima Gmg, per i giovani cubani, diventa, per esempio, una Gmg “social” in quanto da circa un mese la rete internet, whatsapp e i social network hanno fatto il loro ingresso nell’isola caraibica. Il Sir ha interpellato due giovani partecipanti e uno dei sacerdoti che guideranno la delegazione cubana alla Gmg.

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Sarà un’esperienza di fede

Padre Luis Pérez Soto è il responsabile della Pastorale giovanile dell’arcidiocesi dell’Avana e il vice responsabile della delegazione cubana a Panama:Per i giovani ci sarà l’occasione di conoscere persone che provengono da tutto il mondo, un grande arricchimento a contatto con la Chiesa universale. Il 75% dei partecipanti non è mai uscito da Cuba. Sarà un’esperienza di fede, di incontro con Papa Francesco, ma anche di apertura al mondo, a nuovi orizzonti e culture. Rafforzerà le loro vite, speriamo anche l’appartenenza alla Chiesa”. “È una grossa opportunità – riflette Jorge Luis García Denis, della diocesi di Cienfuegos -. La realtà politica del nostro Paese ci ha portato essere richiusi dentro i nostri confini, solo da qualche settimana è possibile l’accesso a internet, questa sarà una grande occasione per conoscere nuove realtà”.

La Gmg, dice Amalia Ramos Ivisate, giovane comunicatrice dell’Avana, iscritta a Panama come volontaria della comunicazione per la rete Signis dell’America Latina e Caribe, “è un regalo, la possibilità di condividere la fede con cristiani di tutte le latitudini è una benedizione. Certo, questo a sua volta implica una responsabilità, perché rappresenteremo il nostro Paese. Conoscere altre realtà, culture, modi di relazionarsi e di vivere il vangelo ci nutrirà e ci farà tornare con nuovo entusiasmo e idee”.

Veglia notturna prima dell’invio. Il cammino di preparazione è stato lungo e articolato.Ogni diocesi ha seguito un itinerario distinto – prosegue padre Pérez -. Nell’arcidiocesi dell’Avana, la più rappresentata a Panama con circa 150 giovani, ci sono stati tre incontri di preghiera e formazione. L’ultimo appuntamento, venerdì scorso, è consistito in una veglia notturna con adorazione, conclusa dalla messa di invio presieduta dal nostro arcivescovo, Juan de la Caridad García. Vi hanno partecipato anche alcuni giovani dell’Angola, che si sono fermati a Cuba prima di raggiungere Panama”.

In altre diocesi, come a Cienfuegos, gli incontri sono stati mensili, racconta Jorge Luis García. A livello logistico la preparazione è iniziata in marzo e, riferisce padre Pérez, c’è stata disponibilità da parte delle autorità governative e un’ottima collaborazione con l’ambasciata panamense.

Il futuro tra apatia e piccoli cambiamenti. La speranza dei giovani è che la Gmg sia una molla anche per il loro futuro.Molti di noi sono frustrati – riflette Jorge Luis -. Nell’isola non esiste possibilità di sviluppo umano e lavorativo, anche se le potenzialità non mancherebbero”.

Secondo Amalia Ramos,“è importante che noi giovani siamo capaci di costruire oggi il nostro futuro, da guardare con speranza nonostante le difficoltà. In questo, la Gmg può essere molto importante. Penso che la maggiore problematica sia l’apatia sociale di alcuni di noi, da contrastare con le molte ricchezze che abbiamo”.

Secondo padre Pérez, “alla fine le domande dei cubani sono quelle degli altri giovani e riguardano il futuro, il lavoro, il progetto di vita. In quest’ottica la situazione a Cuba è in evoluzione, sta cambiando molto”.

Foto da Vox

Un posto speciale nel cuore del Papa

Tutto è pronto, dunque, per l’incontro con il Papa, che verso i giovani cubani ha dimostrato una speciale predilezione, tanto da dichiarare apertamente di volerli vedere numerosi a Panama. Racconta padre Pérez: “Quando Francesco è venuto a Cuba ha tenuto ai 5mila giovani un discorso molto forte, a braccio. Ha chiesto loro di ricostruire l’amicizia sociale, di cercare il bene di società e Chiesa pur nelle diversità. Fu un discorso molto toccante, molto vicino alla vita dei giovani. Tre anni fa, in concomitanza con la Gmg di Cracovia, abbiamo vissuto un incontro nazionale della gioventù, a L’Avana. Il Papa ha inviato un video-messaggio. E parlando con i nostri vescovi ha detto che era uno suo desiderio quello di venderci numerosi a questa Gmg. Sappiamo di essere nel cuore del Papa”. Conferma Amalia Ramos: “L’incontro del 2015 con il Papa ci ha ispirato e ancora continua a farlo. Abbiamo ricevuto con affetto vari suoi messaggi. Questo nuovo incontro a Panama è la certezza che continuiamo a essere vicini ed è la possibilità di ringraziare Dio per i tanti beni ricevuti”.

Fonte www.agensir.it/Bruno Desidera

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