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Gli Angeli di Dio e quel rapporto potente con la Santa Eucarestia

Un bellissimo articolo ci porta ad approfondire il rapporto tra gli angeli di Dio e la Santa Eucarestia. Non scordatevi mai di invocare gli Angeli, specialmente il vostro Angelo Custode, nelle lotte quotidiane interne che affrontiamo.

Il ministero degli Angeli è quello di lodare, benedire e adorare Dio, quello dell’Angelo Custode, in particolare, è quello di consigliare, guidare e proteggere l’uomo ed è soltanto una delle tante cose che fanno.

Gli Angeli non sono altro che messaggeri, difatti questo è il significato del loro nome, che ci mettono in contatto con Dio, e questa è la loro missione fondamentale accanto agli uomini: questa missione viene chiamata la mediazione angelica.

Famosa è l’immagine biblica degli Angeli che salgono e scendono dalle scale per portare i messaggi a Dio. Infatti, è anche grazie all’intercessione degli Angeli che noi riceviamo le Grazie.

L’Angelo Custode, il nostro insegnante di sostegno nella preghiera:
Il Santo Curato d’Ars quando parla degli Angeli fa questa attenta osservazione: quando gli uomini pregano in malo modo, in altre parole, quando compiono delle preghiere egoistiche, delle preghiere interessate, c’è il nostro Angelo Custode che come insegnante di sostegno, corregge la nostra preghiera sbagliata e la porta all’Altare di Dio in modo corretto.

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I Santi e gli Angeli

Nella storia della Chiesa ci sono stati molti racconti interessanti su apparizioni angeliche ai santi. San Domenico Maiella (1726-1755) è uno di essi. Grande mistico del Settecento e semplice fratello laico a cui è stato dedicato un santuario, quello di Materdomini, nei pressi di Avellino, San Gerardo ebbe una bellissima esperienza angelica.

Ad appena 8 anni Gerardo, recatosi a Messa, volle fare la comunione. Ma il sacerdote, accortosi della tenera età del ragazzo (a quel tempo si usava fare la Comunione a 10 anni), si rifiutò di dargliela. La notte stessa al piccolo Gerardo gli apparve l’Arcangelo Michele, il quale gli porse l’Eucarestia. Tanto è che da quel momento San Gerardo custodisce sul suo altarino una figura di San Michele Arcangelo.

Un’altro redentorista, questa volta ci riferiamo al fondatore stesso dei Padri Redentoristi, Sant’Alfonso Maria dè Liguori, era un gran devoto di San Michele Arcangelo a tal punto che il Santuario dove è tuttora sepolto è stato dedicato proprio a San Michele Arcangelo. Quando fu Vescovo di Sant’Agata dei Goti, aveva letteralmente riempito ogni stanza dell’episcopio di una immagine di San Michele Arcangelo. Infine volle che i Redentoristi rinnovassero i loro voti il 29 di settembre di ogni anno, giorno dedicato proprio a San Michele Arcangelo.

E’ interessante sapere che esiste anche un rapporto molto speciale tra l’Arcangelo Michele e la Santa Eucarestia. Il primo canone del messale romano recita proprio una preghiera iniziale agli Angeli perchè si crede che siano essi che portino le coppette a Dio. E molti liturgisti credono che quell’Angelo sia proprio San Michele. Quando si benedice l’incenso, che rappresenta la preghiera, il sacerdote lo benedice con una preghiera in nome di San Michele.

La beata Imelda Lambertini

La beata Imelda Lambertini nasce nel 1320 e muore nel 1333 a Bologna. Entra in monastero da giovanissima e il desiderio che la accompagnerà durante tutta la sua vita è proprio quello di accostarsi all’Eucarestia. All’epoca però era impossibile ai bambini accostarsi all’Eucarestia, infatti dovevano aver compiuto il tredicesimo anno di età. Alla vigilia della festa dell’Assunzione le suore che la accompagnavano si erano già ritirate perchè finito la loro preghiera. La beata Imelda, rimasta indietro, decise invece di iniziare una Adorazione Eucaristica di fronte al Santissimo. Qualcosa di sorprendente accade. Le suore, non vedendo Imelda tornano indietro e trovano questa bambina in ginocchio di fronte all’Altare con un Ostia che sprizza raggi di luce che si staglia sopra il capo di essa. Accorso anche il sacerdote, egli capisce, vedendo la scena che Gesù Eucarestia voleva andare dalla Beata Imelda Lambertini. Prende l’ostia, la dà alla bambina e qui accade un secondo evento affascinante: per la gioia Imelda, muore. Secondo la tradizione, fu proprio un Angelo a portarle l’Ostia.

Gli Angeli e la Santa Eucarestia

Ma gli Angeli hanno una funzione anche durante l’Eucarestia? Ebbene sì, la hanno. E’ pur certo che la Messa la compie Gesù Cristo, però i co-protagonisti della Santa Messa sono proprio gli Angeli: innanzitutto, appena iniziata la Messa, i fedeli chiedono perdono dei propri peccati, invocando l’intercessione della Madonna, dei Santi e degli Angeli. Nel vecchio rito si chiedeva addirittura perdono allo stesso Arcangelo Michele, perchè San Michele scelse Dio. E cosa alquanto più sorprendente è che San Michele, all’inizio della Messa, sa esattamente se noi nel chiedere perdono siamo veramente pentiti di averli compiuti. E chiediamo a San Michele e agli Angeli di pregare per noi! Ci avevate fatto caso?

Quando recitiamo il Gloria, durante la Messa domenicale, ci accingiamo a lodare Dio nell’alto dei cieli. Questo atto di lode è un’azione che appartiene esclusivamente agli Angeli, per questo non possiamo non lodare Dio se non attraverso l’intercessione degli Angeli.

Il popolo deve invocare gli Angeli

Infine, poco prima della Consacrazione, il sacerdote recita nel Prefazio, che il popolo deve invocare gli Angeli, gli Arcangeli, i Serafini ed i Cherubini.

L’Eucarestia, per chi non lo sapesse, viene anche chiamata il “Pane degli Angeli“, perchè attorno a Gesù Eucarestia, che è Vero Dio e Vero Uomo, quindi raffigurato sempre come un Re, egli ha attorno a sè sempre la corte, appunto gli Angeli.

Chiudiamo questo articolo con la visione di San Crisostomo secondo cui quando avviene la consacrazione, i Cieli si squarciano e schiere di Angeli circondano il sacerdote, come fosse un esercito radunato dinanzi al suo re.

Fonte it.churchpop.com

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