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Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore

sangiuseppegesuRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO MERCOLEDI’ – La giustizia pensata dall’uomo, anche se è cosa buona e santa, dista quanto tutta l’estensione dei cieli dalla giustizia di Dio. Qual è allora la caratteristica essenziale della giustizia di Dio? Essa è sempre universale. Non guarda al bene del singolo, dei pochi, o anche di un intero popolo. Guarda invece al bene totale, perfetto, completo dell’uomo e di ogni uomo. Se un solo uomo dovesse venire escluso dalla nostra giustizia, questa umanamente potrebbe risultare anche buona, non è però divina, non è perfetta.
Giuseppe è fidanzato di Maria. La Vergine Santa è incinta. Attende un bambino. Giuseppe sa che non è suo il bambino. Loro sono ancora fidanzati, non sono sposati. Lui è però un uomo giusto e pensa di non fare del male alla sua fidanzata. Non intende averla più come sua sposa. Non vuole però arrecarle alcun male, donandole un atto pubblico di ripudio. Pensa di licenziarla in segreto. Nessuno sa. Nessuno giudica. Nessuno avrebbe avuto di che dire. L’onore della Vergine Santa sarebbe rimasto illeso. È questa decisione buona, giusta, secondo l’uomo. Non è però buona e giusta secondo Dio. Altra è infatti la giustizia che Giuseppe deve vivere in questa circostanza.
Ecco quale dovrà essere la giustizia dinanzi a Dio. Giuseppe, destandosi, deve abbandonare ogni sua idea finora concepita nei riguardi della Vergine Maria. Lui la deve prendere come sua sposa. Il Figlio che lei porta in grembo, che è stato concepito per opera dello Spirito Santo, non per concorso di un qualche uomo, Lui lo dovrà fare suo proprio Figlio. Gli dovrà dare il nome. Dovrà vivere con Lui come suo vero Padre. Lui dovrà essere vero Padre di Gesù, colui che viene da Dio per salvare il suo popolo dai suoi peccati. Questa giustizia il Signore gli chiede e questa giustizia Giuseppe compie. L’obbedienza di Giuseppe è perfetta, in tutto, in ogni parola ascoltata.
Il nostro Dio, rivelando a Giuseppe la giustizia perfetta, chiede anche a noi di cercare non la giustizia che potrebbe sgorgare dal nostro cuore e dalla nostra intelligenza, disposta a fare bene ogni cosa. La nostra intelligenza è sempre angusta, povera, meschina, misera. Vede il bene particolare, ma non quello universale; vede quello di pochi ma non quello di tutti. Può vedere il bene di una categoria, ma non quello della moltitudine cosmica. Il vero bene è quello che non esclude nessuna persona e contempla tutta la natura dell’uomo che è anima, spirito, corpo. Questo vero bene solo lo Spirito Santo ce lo può indicare di volta in volta. Lo Spirito Santo va però invocato con preghiera insistente, perché sia sempre Lui a rivelarci secondo quale giustizia divina noi dobbiamo compiere tutti i nostri atti, le nostre decisioni, ogni nostra scelta. Senza una preghiera ininterrotta, lo Spirito Santo ci illumina con luce perenne, ma i nostri cuori sono incapaci di percepire la sua luce e la nostra intelligenza di coglierla e noi avanzeremo nella storia sempre con una nostra giustizia, mai con quella di Dio.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, insegnaci a consegnare tutta la nostra vita al Signore come hai fatto tu. Angeli e Santi di Dio, aiutateci a vivere di giustizia perfetta.

Movimento Apostolico

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