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Giovanni Paolo II ci parla ancora! Il messaggio di Karol. Mercoledì 27 febbraio 2019

Giovanni Paolo II ci parla ancora! Il messaggio di Karol. Mercoledì 27 febbraio 2019

Non ci dimentichiamo di un santo uomo che è venuto dall’est per cambiare le vite di molti di noi, riaprile alla speranza ed alla luce di Gesù, e mettere la Vergine Maria al centro del nostro cuore, come nostra mamma e Madre della Chiesa!

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L’ultimo giorno della sua vita – sabato 2 aprile – si congedò dai suoi più stretti collaboratori della Curia ro­mana. Presso il suo capezzale continuava la preghie­ra, a cui partecipava, nonostante la febbre alta e un’estrema debolezza. Nel pomeriggio, a un certo mo­mento disse: «Lasciatemi andare alla casa del Padre». Verso le ore 17 furono recitati i primi Vespri della se­conda domenica di Pasqua, cioè della domenica della Divina Misericordia. Le letture parlavano della tomba vuota e della Risurrezione di Cristo, ritornava la paro­la: «Alleluia». Al termine fu recitato l’inno Magnifi­cat e la Salve Regina. Il Santo Padre più volte abbrac­ciò con lo sguardo i presenti del suo più stretto ambien­te e i medici che vegliavano accanto a lui.

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Dalla piaz­za San Pietro, dove si erano radunate migliaia di fede­li, specialmente di giovani, giungevano le grida: «Gio­vanni Paolo II» e «Viva il Papa!». Udiva quelle paro­le. Sulla parete di fronte al letto del Santo Padre era ap­pesa in un quadro l’immagine di Cristo sofferente, le­gato con le corde: l’Ecce Homo, che con lo sguardo egli fissava continuamente durante la sua malattia. Gli oc­chi del Papa che si stavano spegnendo si posavano an­che sull’immagine della Madonna di Czestochowa. Su un tavolino, la foto dei suoi genitori.

LA PAROLA DI OGGI DI GIOVANNI PAOLO II

Dio ci ama, Dio ci accompagna in ogni momento della nostra vita, con un amore paziente e fedele. Dio infonde in noi il suo desiderio di ciò che è buono, un’attrazione verso ciò che è bello e vero.

La croce della povertà, la croce della fame, la croce di ogni altra sofferenza possono essere trasformate, perché la Croce di Cristo è divenuta una luce nel nostro mondo. Essa è una luce di speranza edi salvezza. Essa dà significato a tutte le sofferenze umane.

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