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Gaza: oltre 300 vittime palestinesi. Appello per la tregua

GAZA_TNIl presidente Usa Obama ed il premier britannico Cameron tornano a sostenere la necessità di un cessate il fuoco immediato. E mentre Onu e Ue pensano a soluzioni per la pace, in 11 giorni di offensiva israeliana, a Gaza, sono oltre 300 i palestinesi uccisi. Graziano Motta della Radio Vaticana scrive:

L’operazione terrestre israeliana si sta sviluppando nella fascia settentrionale della Striscia di Gaza dove è il maggior numero di tunnel-deposito dei missili che i miliziani palestinesi dalle contigue basi lanciano sul territorio nemico. “La loro distruzione è il nostro principale obiettivo, ha detto il primo ministro Netanyahu, non certo quello di colpire delle persone innocenti”, rivendicando ancora una volta il diritto israeliano di difendersi e addossando la responsabilità dell’alto numero di vittime “alle organizzazioni terroristiche che attaccano le nostre città e i nostri civili usando i loro civili come bersagli umani”. In effetti nelle ultime ore una cinquantina di palestinesi uccisi – parecchi i bambini, un gruppo familiare di sette persone annientato all’uscita di una moschea – hanno portato a 307 morti e a 2250 feriti il numero complessivo delle vittime in dodici giorni di conflitto. Finora i soldati israeliani, appoggiati da mezzi aerei, hanno neutralizzato una ventina di tunnel e catturato anche una quindicina di miliziani. Nelle ultime ore si è così ridotto il lancio dei missili su Israele e l’area più colpita è stata quella di Ashdod. Si sviluppa nel frattempo l’attività diplomatica, volta a stabilire una tregua. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon giunge oggi nella regione, mentre continua la mediazione egiziana, ma si delinea la convocazione del Consiglio di Sicurezza su richiesta di Giordania e Turchia, a sostegno – ha detto il rappresentante palestinese – della “vendicativa aggressione militare pianificata per distruggere l’unità del popolo e portare al collasso il governo di unità nazionale”.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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