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Garrett e Joan, matrimonio in ospedale e ‘ballo in carrozzina’ dopo l’incidente

Lui è stato vittima di un infortunio sul lavoro che lo ha paralizzato dal collo in giù mentre era impegnato nella campagna elettorale di Hillary Clinton. Così la “location da favola” è diventata la stanza d’ospedale a Boston. E per la riabilitazione, una raccolta fondi: 270 mila dollari donati fino ad oggi

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Doveva essere un matrimonio “in grande”. Con 200 invitati e una location da sogno, a Long Island. Garrett e Joan, invece, si sono sposati in una stanza d’ospedale, con pochi amici intimi, lei in abito bianco, lui sulla sedia a ruote. “E’ stato diverso da come lo avevo sempre immaginato: ma è stato il giorno più bello della mia vita”, assicura oggi la sposa. A determinare il cambio di “location”, ma non di programma, c’è stato il brutto incidente che ha coinvolto Garrett mentre lavorava: un grave infortunio sul lavoro, visto che è stato travolto da un’auto, insieme ad alcuni colleghi, mentre era impegnato nella campagna elettorale di Hillari Clinton. E forse anche per questo la sua storia, triste sì ma ora anche romantica, è finita su tanti giornali americani e non solo: Garrett, 30 anni, agente dei servizi segreti, è rimasto paralizzato dal collo in giù. Davanti a sé, ha un lungo e difficile periodo di riabilitazione: per coprirne i costi, gli amici hanno lanciato una raccolta fondi che sta avendo un grandissimo successo. La cifra raccolta finora è da capogiro (quasi 270 mila dollari), eppure non sufficiente per coprire le spese della riabilitazione.

Garrett e Joan, però, non hanno voluto rinunciare al loro progetto più importante, quello che stavano preparando con cura da mesi: “Stavamo progettando un grande matrimonio in bianco – racconta afferma Lyall – ma l’incidente ha cambiato completamente il mio punto di vista: mi sono concentrata solo su di lui e sul desiderio di sposare l’uomo dei miei sogni”. Allora, perché attendere il 4 marzo, data fissata per le nozze?

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Perché non celebrarle subito, trasformando un momento di preoccupazione e di dolore in una giornata di festa e nel coronamento di un sogno? Così, nella stanza d’ospedale di Boston in cui Garrett è ricoverato, alla presenza dei parenti e degli amici più cari, il 9 gennaio Garrett e Joan sono diventati marito e moglie. Lei lo chiama la sua “roccia” e assicura che il loro “ballo”, con la carrozzina spinta dal fratello della sposa, “è stato un momento davvero speciale”.




Fonte: Redattore Sociale

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