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Fuori dall’ONU chi non condanna la pedofilia

179926-400-629-1-100-stop_pedofilia (1)Il Kinsey Institute, un istituto di ricerca su sesso, genere e riproduzione, lo scorso Aprile ha ricevuto l’accredito ufficiale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). La Stop Kinsey Institute Coalition.ha creato questa campagna di raccolta firme per chiedere la revoca di questo accredito: infatti il Kinsey Institute non ha mai rinnegato i propri legami con la pedofilia.

L’Associazione Nazionale Papaboys sottoscrive e diffonde questa iniziativa di CitizenGO: la seguente petizione su CitizenGO (http://www.citizengo.org/it/8618-fermiamo-il-kinsey-institute), creata dalla Stop Kinsey Institute Coalition.

I dati contenuti in Sexual Behavior in the Human Male (1948), prima pubblicazione del fondatore dell’istituto Alfred Kinsey, sono stati ottenuti intervistando alcuni pedofili e chiedendo loro di registrare nei particolari i loro incontri sessuali con bambini. La tristemente nota Tabella 34 (in cui si registrano il numero di orgasmi in un certo periodo di tempo in bambini da cinque mesi a 14 anni) è correlata di descrizioni raccapriccianti delle reazioni dei bambini agli abusi (l’orgasmo è definito come “violente convulsioni”, “singhiozzi, grida o reazioni più violente, a volte con abbondanza di lacrime (soprattutto tra i bambini più piccoli)”, “dolore lancinante”).

Come nel caso di Fritz von Balluseck, ufficiale nazista che ha abusato bambini per circa 30 anni, i dati erano forniti a Kinsey direttamente dai pedofili, che spesso, secondo la testimonianza di una vittima, ricevevano anche alcune somme di denaro per fornire queste descrizioni. Come ha dichiarato in modo agghiacciante Paul Gebhard, socio di Kinsey, “quando abbiamo intervistato i pedofili, eravamo sicuri che avrebbero continuato con i loro atti, ma non abbiamo fatto nulla”. Ovviamente nessuno di questi criminali è stato denunciato, perché “Non avrebbe potuto esserci nessuna ricerca se li avessero arrestati”.

D’altronde, secondo le parole dello stesso Kinsey, “Contatti sessuali con adulti (…) non possono recare danni apprezzabili a un bambino, se i genitori del bambino non ne sono turbati” (Sexual Behavior in the Human Female). Il Kinsey Institute non ha mai rinnegato questi metodi di ricerca e soprattutto questa impronta ideologica, tanto che il direttore John Bancroft afferma con orgoglio che Kinsey ha assicurato “l’anonimato ai suoi informatori” e ha evitato “giudizi di valore sul loro comportamento”.

Attualmente, il Kinsey Institute lavora alla diffusione del programma di educazione sessuale SIECUS, che propone la sessualizzazione dell’infanzia e, tra le altre cose, la masturbazione a partire dai 5 anni. Il programma SIECUS è già ampiamente preso in considerazione nella stesura di linee guida sull’educazione sessuale a livello internazionale (come nel caso degli “Standard per l’educazione sessuale in Europa”, sui quali CitizenGO ha già lanciato una petizione mesi fa). Ovviamente, la sessualizzazione dell’infanzia mira agli ingenti profitti legati all’ambito dei cosiddetti “diritti sessuali e riproduttivi” (fecondazione in vitro, contraccezione, aborto, pornografia)

Se lo desideri e condividi la petizione ti invitiamo a sottoscrivere questa iniziativa della Stop Kinsey Institute Coalition, per chiedere all’ONU di revocare o non rinnovare l’accredito al Kinsey Institute. Non è tollerabile che organizzazioni che propongono di ammorbidire le leggi su reati sessuali (questa era l’opinione di Alfred Kinsey) vengano ufficialmente accreditate presso le Nazioni Unite.

http://www.citizengo.org/it/8618-fermiamo-il-kinsey-institute

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