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Francesco incontra i suoi familiari: ‘Un ritorno a casa’

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Felice per l’accoglienza ricevuta e, insieme, per il suo “ritorno a casa” nei luoghi dove ebbe origine la sua famiglia. Con questi sentimenti Papa Francesco ha compiuto la sua visita nella chiesa torinese di Santa Teresa, nella quale nel 1907 si erano sposati i nonni paterni, Giovanni Bergoglio e Rosa Vassallo, e dove nel 1908 ricevette il Battesimo suo papà Mario. Un gesto – si legge in una nota della Sala Stampa Vaticana – che “a pochi mesi dal Sinodo” il Papa ha voluto compiere “proprio per ribadire il valore della famiglia”.

“Nella chiesa dove è nata la famiglia dei suoi avi – si legge – ha pregato in modo particolare per le famiglie e per il buon esito del Sinodo, ed ha baciato il fonte battesimale dove Suo padre è stato battezzato”.

La celebrazione della S. Messa di questa mattina
La celebrazione della S. Messa di questa mattina

Nella nota si afferma pure il Papa “è stato molto contento e soddisfatto della calorosa accoglienza ricevuta a Torino”, accoglienza “andata ben oltre le sue aspettative” in tutti i singoli momenti della visita.

“La visita a Torino – prosegue la nota – è stata per lui un ritorno a casa, dove veniva sempre ogni volta che da Buenos Aires si recava in Italia”.

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Visita conclusa dall’incontro nell’arcivescovado di Torino con “sei cugini carnali con le loro famiglie, 30 persone in tutto” con i quali, conclude la nota della Sala Stampa vaticana, il Papa celebra la Messa intrattenendosi poi a pranzo.

(Da Radio Vaticana)
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LE ORIGINI PIEMONTESI DI PAPA FRANCESCO

Ieri il Pontefice ha fatto un passaggio nella chiesa di Santa Teresa, a due passi dalla centralissima piazza San Carlo, dove il 20 agosto 1907 si unirono in matrimonio Giovanni Bergoglio e Rosa Vassallo, genitori di suo padre.

È sempre a Santa Teresa che Mario Bergoglio, il papà del Pontefice, venne battezzato nel 1908. La chiesa retta dai Carmelitani, insieme a tutti gli altri luoghi torinesi e piemontesi della famiglia Bergoglio, sono utilmente descritti dalla giornalista di “Avvenire” Lucia Capuzzi in una bella biografia di Rosa Vasallo Bergoglio (“Rosa dei due mondi – Storia della nonna di Papa Francesco”, ed. San Paolo, 160 pagine, 12 euro) presentata giovedì 30 ottobre nella libreria Averegina di Torino.

Il ritratto della nonna paterna del Papa è frutto di pazienti indagini condotte dalla Capuzzi nelle province piemontesi  (Torino e Asti innanzi tutto, dove nonno Giovanni nacque a Portocomaro) e liguri (Piana Crixia in provincia di Savona, paese natale di Rosa). A Torino Rosa Vassallo visse 26 anni, dal 1892 al 1918. Cucendo la testimonianza dei discendenti e le fonti d’archivio, i documenti dell’Azione Cattolica ove Rosa operò attivamente, la visita ai luoghi della famiglia Bergoglio (a Torino c’è anche la chiesa di Santa Barbara, la scuola di corso Matteotti, le abitazioni di via Alfieri, Arsenale e via Garibaldi) veniamo a conoscere la storia “della  donna – disse un giorno il futuro Papa – che ha avuto maggiore influsso nella mia vita”.

Una donna normale, segnata dalle asperità della vita (la migrazione in Argentina, 6 figli morti dopo il parto), retta da fede solida e intelligente, moderna, operosa come tutte le grandi donne “nascoste” cui la Capuzzi ha dedicato idealmente il suo volume. “Dietro il sorriso, il carisma, la ricchezza umana e teologica di Papa Francesco si nasconde parte della fede coraggiosa, schietta e accogliente di Rosa, l’italiana”. Non è un caso che Francesco custodisca nel suo breviario proprio il testamento di Rosa.

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