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HomeSpecialiGMG Cracovia 2016Francesco e Karol di nuovo insieme (nel cuore dei giovani)!

Francesco e Karol di nuovo insieme (nel cuore dei giovani)!

Ci siamo: manca ormai meno di una settimana agli eventi della Giornata mondiale della gioventù a Cracovia. Una Gmg nel segno della Misericordia e nella memoria viva di San Giovanni Paolo II, artefice di queste Giornate e “guida del popolo polacco nel suo recente cammino storico verso la libertà”.

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Così, Papa Francesco ha ricordato l’importanza di Karol Wojtyla per la gioventù di tutto il mondo e per la Polonia, nel videomessaggio trasmesso dai media polacchi nell’imminenza della Gmg. Proprio su questo speciale legame tra Francesco, Giovanni Paolo II e i giovani, Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Slawomir Oder, postulatore della Causa di Canonizzazione di Papa Wojtyla:

R. – Possiamo cogliere due aspetti: uno è senz’altro un omaggio che Papa Francesco rende a quel grande artefice delle Giornate mondiali della Gioventù che ancora oggi, dopo tanti anni, costituiscono una grande ricchezza per la Chiesa, un elemento e un momento aggregativo che, soprattutto nel mondo così lacerato dall’odio, dal terrorismo, dalle divisioni, dalle paure, fa incontrare persone di diverse nazioni, di diverse lingue, radunate nel nome dell’ideale dell’amore proposto da Cristo. Un secondo elemento che sicuramente non ci può sfuggire, e che è stato sottolineato anche da Papa Francesco nel suo messaggio, è il legame di Giovanni Paolo II con il messaggio della Misericordia: il grande Apostolo della Misericordia. Perciò, in questo anno del Giubileo della Misericordia non poteva mancare questo pellegrinaggio alla terra dove si trovano le radici di due grandi apostoli della Misericordia: suor Faustina e San Giovanni Paolo II.
D. – E’ bello pensare che ci saranno anche molti sacerdoti e forse qualche vescovo che hanno maturato la propria vocazione durante una Gmg di Giovanni Paolo II e che magari adesso accompagnano i giovani alla Gmg di Papa Francesco. Anche loro potranno vivere un’esperienza forte di fede…

R. – Sicuramente è una grande esperienza. Durante questi anni delle Gmg, tantissimi giovani hanno trovato il loro orientamento vocazionale e molti di loro oggi sono già sacerdoti o vescovi. Mi piace pensare alla Giornata mondiale della Gioventù proprio in una chiave familiare di un’iniziativa di un padre, come era Giovanni Paolo II, e come veniva percepito anche dai giovani: un padre esigente, ma nello stesso tempo un padre che poteva pretendere dai suoi figli, perché sapeva che sono capaci di vivere quello che sono. Mi piace pensare alle Giornate Mondiali della Gioventù in una chiave di sviluppo di quel pensiero che Giovanni Paolo II ha espresso nel suo libro “Amore e responsabilità”, una proposta di itinerario spirituale per le giovani coppie, una proposta di itinerario spirituale per tutte le persone che cercano una loro realizzazione nella vita, vivendo la vita come la risposta al grande dono dell’amore di Cristo, una risposta matura, consapevole.
D. – Karol Wojtyla fin da giovane sacerdote ha sempre vissuto esperienze forti con i giovani, con le giovani famiglie. Jorge Mario Bergoglio è stato giovane professore e ha avuto sempre a che fare con i giovani, con gli studenti, anche a Buenos Aires. In qualche modo l’esperienza forte che questi due uomini hanno avuto fin dall’inizio del loro percorso, al servizio di Cristo, poi la vediamo anche nella capacità di farsi ascoltare dai giovani…

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R. – Sì, è una grande sfida quella di arrivare oggi, in mezzo a tanto chiasso, tanti suoni, tante voci profetiche false, al cuore dei giovani. Entrambi i Papi – San Giovanni Paolo II e Papa Francesco – hanno questa capacità di parlare al cuore dei giovani. Sicuramente elemento determinante è il fatto che la loro voce viene ascoltata, il fatto che sono persone che parlano col cuore, parlano pronunciando parole di verità e parlano con il messaggio della speranza, di cui i giovani oggi hanno tanto bisogno.
D. – “Chi sta con i giovani, resta sempre giovane”, questo proverbio polacco che Giovanni Paolo II ha ripetuto ed è stato quasi un po’ il motto alla fine della Gmg di Tor Vergata, vale anche oggi non solo per i Papi, ma sicuramente anche per i vescovi, i cardinali e i sacerdoti, che saranno a Cracovia…
R. – Io penso che una splendida icona di questo contributo, di questo arricchimento l’abbiamo avuta già a Rio, quando abbiamo visto i vescovi in un atte
ggiamento certamente non molto usuale per il loro incarico, ballando con i giovani. E’ sicuramente un evento che costituisce un momento di arricchimento, di arricchimento reciproco, per la sovrabbondanza della fede, dell’amore, ma anche della spontaneità; un aggiornamento del linguaggio, delle parole, dei simboli, dei gesti e del modo di vivere. La Giornata Mondiale della Gioventù è sicuramente uno splendido momento in cui viviamo quel costante aggiornamento della Chiesa e quello stare al ritmo dei tempi, quel sentire il cuore palpitante del mondo dei giovani, che indica sicuramente le linee per i pastori da accogliere e seguire nei programmi pastorali.

Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)

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