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Firenze, gli studenti insegnano ai profughi la storia della città

E’ il progetto promosso da Aics e liceo scientifico Castelnuovo di Firenze, al via nei prossimi mesi. Aiuterà l’integrazione dei migranti e permetterà agli studenti di imparare la storia.
Gli studenti del liceo scientifico Castelnuovo di Firenze insegnano ai richiedenti asilo la storia della città, per renderli partecipi delle tradizioni e favorire la loro integrazione. E’ il progetto di Aics e Liceo Castelnuovo, che prenderà avvio nei prossimi mesi.

In una prima fase, gli allievi del liceo frequenteranno un corso di lezioni itineranti sulla cultura fiorentina medievale da me tenute a modello del corso extra-scolastico dello scorso anno; in una seconda fase, in cui gli allievi, basandosi sul materiale del corso che fornirò loro, verranno divisi in gruppi e saranno chiamati a tenere in prima persona lezioni su Firenze e la sua cultura ai richiedenti asilo. Durante queste ore gli allievi, divisi in gruppi, riproporranno in chiave molto semplificata gli argomenti del corso che hanno seguito e procederanno a eventuali dialoghi culturali confrontandosi con le culture di provenienza dei richiedenti asilo.

Per quanto riguarda l’utenza, il progetto intende coinvolgere un numero massimo di 40 allievi del Liceo Castelnuovo, preferibilmente dei quarti anni. Per le ore di attività con i richiedenti asilo, l’obiettivo è selezionare dalle case di accoglienza con gruppi di persone italofone, ma anche – per eventuale richiesta degli allievi – francofone e anglofone.






Secondo gli organizzatori, l’esperienza sarebbe di grande valore per gli allievi del liceo, i quali, in primo luogo, avranno la possibilità di imparare ad amare in modo più consapevole la propria città, scoprendola da un punto di vista che incroci storia, filosofia, cultura civica e arte; in secondo luogo gli allievi avranno l’occasione di fare una prima reale esperienza didattica e un’esperienza umana che senza dubbio li arricchirà e li metterà in contatto con un fenomeno di grande importanza e attualità, cioè quello dell’immigrazione. Non è da trascurare, spiegano gli organizzatori, la possibilità attraverso questo progetto di aiutare concretamente persone che vengono da situazioni terribili e che non possono e non devono venire trascurate o abbandonate a loro stesse una volta assicurato loro vitto e alloggio, come troppo spesso accade.



Fonte: www.redattoresociale.it

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