Pubblicità
HomeNewsFinis MundiEra nel tempio New age, oggi è nella fede cattolica. Jessica ha...

Era nel tempio New age, oggi è nella fede cattolica. Jessica ha riscritto la sua storia. E testimonia

Per chi la incontra oggi, Jessica Echeverry è semplicemente una cattolica praticante, pro life, impegnata nel sociale: una persona come molte, insomma. Eppure la sua storia, riportata da Religion en Libertad, non ha nulla di convenzionale e ha trovato un vero punto di svolta solamente nel momento in cui ha incontrato Gesù.

Quando Jessica era ancora una bambina è dapprima passata attraverso l’esperienza della disgregazione della sua famiglia, quindi è stata resa vittima di abuso. A 16 anni, poi, in piena adolescenza, è rimasta incinta ed è stata costretta ad abortire. Da quel momento, è stato un percorso in declino: abbandonata a se stessa, per tre anni ha vissuto per strada ed è caduta nell’alcolismo.

Questo fino al 1997, anno della svolta: Jessica incontra Charlie e grazie a lui e alla sua famiglia prova, forse per la prima volta nella sua vita, la sensazione di essere amata e scopre che «quello che aveva vissuto, l’abuso, l’abbandono, la mancanza di amore… non era normale! In effetti, tutte queste disgrazie, in qualche modo, pensava fossero “normali” […]».

Per Jessica comincia così un percorso di rinascita: il fatto di vivere con una famiglia che la fa sentire accolta e voluta bene, associata a un percorso di terapia, la aiutano a rielaborare – almeno in parte – le ferite del passato e a superare la sindrome da stress post-traumatico che aveva sviluppato.

Negli anni, dall’unione con Charlie nascono tre figli: apparentemente tutto procedeva bene, ma a posteriori Jessica non ha dubbi nell’identificare il momento della sua reale “resurrezione” a nuova vita nel momento in cui ha incontrato Gesù. O, più precisamente, nel momento in cui Gesù le si è rivelato … in un tempio New Age! Attorno al 2006, infatti, Jessica era vicina alla Self-Realization Fellowship (SRF), fondata dal guru Paramahansa Yogananda: si tratta di una organizzazione tanto diffusa, quanto controversa, che propone sei differenti figure, tra le quali anche Gesù.

Una domenica, dopo aver accompagnato Charlie e i suoi tre figli in chiesa, la donna si reca al tempio e, contrariamente a quanto era solita fare, decide di entrarvi. Dichiara a Religion en Libertad: «Il posto era vuoto. Nella grande stanza esagonale c’erano sei grandi arazzi con le immagini dei profeti. Proprio al centro c’era Gesù. Guardai le immagini. Improvvisamente, l’immagine di Gesù è uscita come se fosse un ologramma. Mi sono inginocchiata e mi sono venute le lacrime dagli occhi; Gesù mi ha guardata, ha sorriso e ho sentito molto chiaramente: “Benvenuta, vedo che hai trovato i miei amici, mi stai cercando, io sono quello che stai cercando”. Aveva una voce amabile ma nel contempo forte, da uomo».

In quel momento Jessica, seppure sconvolta e timorosa, interiormente capisce di aver trovato la risposta che stava cercando da tempo ed è certa che quanto era accaduto non era frutto della sua immaginazione.

jess_echeverry_arzobispo_losangeles




Tornata a casa, già trasformata nell’animo, rimuove l’immagine dei sei profeti e la sostituisce con scene della crocifissione di Gesù. Poi, raccontando a Charlie l’accaduto, gli dice che la domenica seguente sarebbe andata in chiesa con lui, per ritrovare Gesù. Così fa, con la curiosità e l’entusiasmo di una bambina di fronte a una novità, e questo suo slancio nel ricercare risposte sulla fede finisce per contagiare in maniera positiva anche Charlie, che decide di approfondire la fede cattolica che gli era stata trasmessa fin da piccolo. Da quel momento, il percorso di crescita della coppia, nella fede così come sotto il profilo umano, ha visto due tappe fondamentali: la prima nel 2008, quando Jessica è ufficialmente entrata nella Chiesa cattolica; la seconda nel 2017, quando Charlie è stato ordinato diacono permanente della diocesi di Los Angeles. Tuttavia anche altri sono stati i momenti significativi: il percorso di perdono di sé e degli altri vissuto grazie al sacramento della confessione, ma anche il percorso per rielaborare l’aborto vissuto a 16 anni realizzato con “La Vigna di Rachele”…

La Jessica che si può conoscere oggi è dunque una persona nuova, rinata grazie a Cristo e alla fede cattolica. E una donna che, sotto varie modalità, si fa testimone nel mondo del Suo amore e dell’importanza di obbedire ai Suoi comandamenti.

Fonte www.iltimone.org

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome