L’atteggiamento del Salice Piangente verso Gesù caricato dalla Croce, possa essere di esempio per tutti noi in questo tempo di Quaresima che ha inizio oggi.
Gesù saliva verso il Calvario, portando sulle spalle piagate la croce pesante.
Sangue e sudore scendevano a rigare il volto santo coronato di spine.
Vicino a Lui camminava la Madre, insieme ad altre pie donne. Gli uccellini, al passaggio della triste processione, si rifugiavano, impauriti, tra i rami degli alberi.
Ad un tratto Gesù stramazzò al suolo e due soldati armati di frusta si precipitarono su di Lui.
Allontanando la Madre, che tentava di rialzarlo dicevano:
“Su, muoviti! E tu, donna, stàttene da parte”.
Gesù tentò di rialzarsi, ma la Croce troppo pesante glielo impedì.
Era caduto ai piedi di un salice e cercò inutilmente di aggrapparsi al tronco.
Allora l’albero pietoso chinò fino a terra i suoi rami lunghi e sottili perché potesse, afferrandosi ad essi, rialzarsi con minor fatica.
Quando Gesù riprese il faticoso cammino, l’albero rimase coi rami pendenti verso terra e da quel momento prese l’appellativo di “piangente”, chiamandosi come oggi tutti lo conosciamo: Salice Piangente.
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