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Donne prigioniere a Welikada chiedono l’aiuto del card. Ranjith per i loro bambini

Alla messa di Capodanno hanno partecipato le detenute, i loro bambini, le guardie. Le donne hanno domandato che i tempi dei processi siano più corti per poter tornare presto alle loro famiglie. Il card. Ranjith ha distribuito doni ai più piccoli che vivono in prigione con le madri.

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Il card. Malcom Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha celebrato la prima messa dell’anno 2016 nella prigione di Welikada (v. foto) e precisamente nella sezione femminile. Le prigioniere che hanno partecipato alla messa, insieme alle guardie e ai bambini che vivono con le madri in prigione, hanno domandato al loro arcivescovo di intercedere presso il governo perché esse possano avere rapporto con i figli e perché i processi siano più veloci, così che esse possano tornare presto alle loro famiglie.

La messa era stata preparata dalle stesse detenute, insieme al cappellano p. Julian Patrick Perera e alle suore della Sacra Famiglia, che ogni settimana visitano il carcere. Durante la messa, le intenzioni sono state proclamate in lingua sinhala, inglese e tamil.

In seguito, le donne prigioniere hanno espresso alcune richieste al card. Ranjith, presentando un messaggio scritto.

 “Eminenza – dice la prima richiesta – qui ci sono molte detenute che sono madri. Essi hanno bambini a casa. Senza le madri quei bambini sono in difficoltà. Le chiediamo di intercedere presso le autorità per trovare una soluzione alle nostre richieste”.

La seconda richiesta è che si rendano più veloci le inchieste e i processi per evitare traumi ai loro bambini che o sono con loro in prigione, o vivono a casa, senza aiuto materno.

Un terza richiesta è che la sezione femminile della prigione sia trasferita in un luogo vicino a Colombo, per rendere più facili le visite dei familiari.

Parlando con AsiaNews, la donna che ha espresso queste richieste ha commentato: “Il bisogno più urgente è che vi sono processi corretti e veloci per ridurre il periodo carcerario, dato che noi siamo delle madri. Ci sono mamme che sono rinchiuse qui da 10-15 anni. Sarebbe un grande aiuto anche per il governo, che potrebbe risparmiare soldi senza tenerci in vano in prigione”.

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Nella sua omelia il card. Ranjith ha sottolineato che sebbene si sia prigionieri, “la vostra vita non finisce qui. Prendete questa prigionia come una buona occasione e come una sfida, cercando di convertire la vostra vita sulla giusta strada. Ognuno di voi ha una dignità, e il rispetto non va distrutto, soprattutto in questo anno della Misericordia, cercando di vivere nella misericordia di Gesù”.

Dopo la messa, l’arcivescovo di Colombo ha distribuito alcuni  doni per i figli più piccoli delle detenute.




Redazione Papaboys (Fonte www.asianews.it/Melani Manel Perera)

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