Pubblicità
HomeNewsHumanitas et WebDomenica 3 maggio - Le tue ferite portano vita

Domenica 3 maggio – Le tue ferite portano vita

Domenica 3 maggio - Le tue ferite portano vitaIn quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Giovanni 15,1-8

A volte ho paura dei tagli che vuoi farmi.
A volte preferisco staccarmi.
Che aspettare il tuo taglio.
Toglimi la paura di te.
Toglimi la paura di quello che mi chiedi.
Passa tu una mano sui miei frutti.
E taglia quello che mi affatica, che mi soffoca, perché io sia più ricca, più forte, più tua.
Le tue ferite portano vita.
I tuoi tagli, puliscono e mi legano di più a te.
Senza di te posso solo seccare e morire.
Senza di te, nulla.

Le tue parole come acqua che purifica.
Le tue parole penetrano e fanno frutto in me.
Le tue parole come risposta ad ogni domanda che ho o che avrò.

Passate sulla mia vita.
Tu e il padre.
Passate sulla mia vita unita alla tua.
Toglimi quello che, di me, danneggia te.
Voglio essere una parte di te.
Viva.
Succosa.
Fruttuosa.
Tu passi dentro me.
E lasci vita.
Lasci linfa.
Lasci te.

Di Don Mauro Leonardi

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome