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Domenica 12 Giugno – Come un unguento prezioso

Domenica 12 Giugno - Come un unguento preziosoIn quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato;  e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.  A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice».  Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure».  «Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta.  Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?».  Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».  E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.  Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi.  Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi.  Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco».  Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati».  Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?».  Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!».  In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.  C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni,  Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. Luca 7,36-50.8,1-3. 

Non avere neanche un nome.
Una peccatrice.

Non avere nulla di buono nel cuore da darti.
Ma solo le mani piene di olio.
Gli occhi pieni di lacrime.
La bocca piena di baci.

Mi vuoi senza nome?
Mi vuoi con il cuore vuoto?

Lui si.
Lui mi vuole.
E prende di me quello che ho.
Olio.
Lacrime.
Baci.
E quello che manca ce lo mette Lui.
Nel mio cuore vuoto.
Ora trabocca perdono e amore.
Il suo perdono.
Il suo amore.

Se lo tocchi, non lo lasci più.
Se lo ami, sei guarita.
Se ti inchini, lui ti rialza.

La fede esce dagli occhi.
Come il pianto.
La fede esce dalla bocca.
Come i baci.
La fede esce dalle mani.
Come un unguento prezioso.
La fede esce dal cuore.
Come l’amore.
La fede è un dono.
Come il perdono.
E esce da Dio.

Di Don Mauro Leonardi


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