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Dallas, 5 agenti uccisi e 6 feriti durante protesta contro la polizia

Cinque poliziotti sono stati colpiti a morte da spari di cecchini e sei sono rimasti feriti durante una manifestazione di protesta a Dallas contro le uccisioni di afroamericani da parte delle forze dell’ordine. La polizia ritiene che siano quattro «cecchini» ad aver ucciso gli agenti. Due persone sono state fermate, scrive la Bbc online, che cita un tweet della polizia della città. Secondo il tweet, una persona é stata catturata mentre un’altra si é costituita alla polizia. Un altro scontro a fuoco è andato avanti fino alle 9,30 circa italiane tra la polizia e un uomo asserragliato in un garage. Durante i negoziati l’uomo avrebbe riferito che «ci sono bombe piazzate in città» e poi si sarebbe suicidato.

Dallas police respond after shots were fired during a protest over recent fatal shootings by police in Louisiana and Minnesota, Thursday, July 7, 2016, in Dallas. Snipers opened fire on police officers during protests; several officers were killed, police said. (Maria R. Olivas/The Dallas Morning News via AP)

«Apparentemente dei cecchini hanno sparato contro dieci poliziotti da una posizione elevata durante la manifestazione di protesta», ha affermato il capo della polizia di Dallas, David Brown, citato dall’emittente Nbc 5. I colpi sono stati sparati verso le 21, ora locale. Un undicesimo agente è stato ferito in un’altra sparatoria.

Anche una civile sarebbe rimasta ferita. Secondo diverse emittenti americane, si tratta della 37enne afroamericana Shetamia Taylor, raggiunta ad una gamba. La sorella ha raccontato alla Nbc, che la donna si è poi buttata a terra facendo scudo col suo corpo al figlio quindicenne, mentre gli altri tre figli sono corsi via perdendosi nella folla.

Gli spari durante il raduno di protesta hanno provocato il panico ed un fuggi fuggi generale fra la folla che stata partecipando alla protesta vicino al John Kennedy memorial. Un video diffuso su Youtube e Twitter mostra la gente in fuga mentre si sente il rumore degli spari. Un altro mostra lo scontro a fuoco di una persona con un poliziotto: l’agente ha la peggio.

Intanto è stato rilasciato l’afroamericano che si era consegnato alla polizia di Dallas dopo che la sua foto era stata diffusa su Twitter. Lo riferisce la Bbc. Nell’immagine l’uomo appariva con una t-shirt mimetica e un fucile a tracolla. Intervistato da una tv locale, l’organizzatore della protesta di Dallas, Mark Hughes, ha spiegato che l’uomo è suo fratello Cory, che aveva voluto partecipare alla manifestazione portando apertamente un’arma. Un secondo uomo è stato arrestato dopo una sparatoria con le forze speciali delle unità Swat, durante la quale non vi sono stati feriti. Un pacco sospetto è stato trovato sul posto.

Dallas police respond after shots were fired during a protest over recent fatal shootings by police in Louisiana and Minnesota, Thursday, July 7, 2016, in Dallas. Snipers opened fire on police officers during protests; several officers were killed, police said. (Maria R. Olivas/The Dallas Morning News via AP)


I cambiamenti nelle forze di polizia sono stati troppo lenti, ha detto un emozionato Barack Obama a Varsavia, commentando la morte dei due afroamericani uccisi nel giro di 48 ore. Essere preoccupati per questi problemi, ha precisato, non significa essere contro le forze dell’ordine. Obama ha sollecitato le forze dell’ordine a rimuovere i pregiudizi nei propri ranghi sostenendo che sparatorie come quelle di questi ultimi giorni sono un sintomo di una «più ampia serie di disparità razziali» nel sistema della giustizia che non sono state risolte in modo sufficientemente veloce. Le uccisioni degli afroamericani da parte della polizia «non sono una questione solo nera o ispanica, ma una questione Americana», ha aggiunto. «Tutte le persone imparziali dovrebbero essere preoccupate dal problema della frequenza con cui la polizia uccide gli afroamericani», ha osservato, sostenendo che «L’America può fare di meglio».

Redazione Papaboys (Fonte www.ilmattino.it)

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