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Coronavirus, superati in Italia i 200.000 contagiati. Altri 382 morti

L’Italia supera i 200mila contagiati in totale, 2.091 in più di ieri. Secondo la Protezione civile gli attualmente positivi al coronavirus sono in tutto 201.505. Scende il numero dei ricoveri in terapia intensiva: 1.863, cioè 93 in meno.

E scende il numero dei malati: 105.205 (-608) in tutto, tra i quali 19.723 sono ricoverati con sintomi (-630) e altri 83.619 in isolamento domiciliare. Le vittime sono 27.359, 382 in più di ieri.

borrelli protezione civile
borrelli protezione civile

In Lombardia meno ricoveri: Siamo sulla giusta via

Continua il trend in diminuzione dei ricoveri da coronavirus in Lombardia, con 25 posti in meno occupati nelle terapie intensive e 245 in meno negli altri reparti. Lo ha detto il governatore della Regione Attilio Fontana commentando: “Siamo sulla strada giusta”.

Il totale dei contagiati è di 351.423, con un aumento dei positivi di 869 dopo 8.573 tamponi effettuati. Oggi ci sono stati 126 morti (ieri 124) per un totale di 13.575.

Arcuri, su mascherine sentenze da liberisti da divano – “Avrei tanta voglia di parlare dalla trincea in cui da 40 giorni mi trovo con il dottor Borrelli e i nostri collaboratori, di parlare dei liberisti che emettono sentenze quotidiane da un divano con un cocktail in mano. Ma non lo farò, il mio dovere è lavorare”. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile, polemizzando con chi “dice che il prezzo delle mascherine lo fa il mercato, sorseggiando i loro centrifugati”.

I dati che arrivano dalla Germania – aggiunge il commissario commentando la notizia che l’ R con zero, l’indice di contagiosità del virus, è tornato a salire in Germania da 0,7 a 1,1 – dimostrano come sia alto il rischio di tornare ad un lockdown totale se mi alleggeriscono troppo in fretta le misure di contenimento prese.

“Il governo sta valutando se definire di nuovo delle zone rosse per evitare l’estensione di nuovi focolai di infezione, che riprendono a manifestarsi – ha aggiunto – Ecco perché uscire dal lockdown non è facile ed ecco perché essere costretti a tornare al lockdown non sarebbe difficile”

Tornando alla questione delle mascherine, Arcuri ha ribadito che “lo Stato deve acquistare tutte le mascherine che trova. Ho fissato il prezzo massimo nell’interesse dei cittadini, non ho fissato il prezzo massimo di acquisto. Lo Stato deve incentivare la produzione italiana, come con il ‘Cura Italia’: abbiamo rassicurato i produttori che compreremo tutto quello che produrranno. In 105 ci hanno ringraziato, solo uno ha avuto qualche dubbio”. “Lo Stato deve produrre tutte le mascherine che può e incentivare la produzione, l’idea che fissare un prezzo massimo abbatta la capacità dell’impresa italiana di produrne è superficiale o assai poco informata – aggiunge -. E’ economia di guerra? No, è senso civico. E’ per sempre? No, finché il mercato non sarà libero. E’ un danno per i vergognosi speculatori, lo rivendico. Non ci saranno più le mascherine nelle farmacie e nei supermercati? Certo, nessuna che costi più di 0,50 euro”.

“Da lunedì potremmo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l’attuale fornitura. Dal mese di giugno arriveremo a 18 milioni, dal mese di luglio 25 milioni e quando inizieranno le scuole a settembre potremmo distribuire 30 milioni di mascherine al giorno, undici volte quel che distribuivamo all’inizio dell’emergenza”. Lo ha detto il Commissario straordinario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla protezione civile.

 

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