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Coronavirus. Secondo morto in Italia, in Lombardia: si tratta di una donna. Due nuovi casi positivi a Dolo e a Cremona

Sono due le vittime di Coronavirus in Italia. La seconda persona deceduta è una donna residente in Lombardia che potrebbe essere collegata ai casi del focolaio di Codogno.

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L’altra vittima è invece Adriano Trevisan, un muratore in pensione di 78 anni deceduto intorno alle 22.45 di venerdì 21 febbraio nell’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova. In Italia, al momento, ci sono ventinove casi di contagio accertati, 30 con l’anziano morto nella serata di ieri: 27 in Lombardia e 2 in Veneto. Gli ultimi casi accertati sono un paziente ricoverato da 5 giorni in reparto di pneumologia all’Ospedale Civile di Cremona, un uomo di 67 anni di Dolo (Venezia) che si trova in terapia intensiva a Padova e un altro uomo proveniente dal Lodigiano ricoverato a Como, nel reparto di malattie infettive.

Resta in prognosi riservata il 38enne di Codogno, il cosiddetto “paziente uno” che ha trasmesso la malattia anche sua moglie incinta di 8 mesi. Infettati anche un compagno di sport, 5 operatori sanitari, 3 pazienti ricoverati in ospedale a Codogno e 3 frequentatori del bar a Castiglione d’Adda frequentato dal padre dell’amico podista. Dieci comuni del Lodigiano sono isolati (per un totale di circa 50mila persone) e sono in quarantena 250 persone che hanno avuto contatti con i contagiati.

Presto scatteranno anche in Veneto le misure restrittive già attivate nel Lodigiano, come ha fatto sapere il ministro della Salute Roberto Speranza al termine della riunione alla protezione civile tenutasi venerdì sera. “Siamo al lavoro per un’ulteriore ordinanza che sarà sottoscritta con la regione Veneto. L’obiettivo è contenere in aree geografiche limitate l’epidemia” ha spiegato il ministro sottolineando che i provvedimenti ricalcheranno quelli già attuati per i 10 comuni in provincia di Lodi.

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