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Come distinguere i falsi veggenti da quelli veri?

I casi di manifestazioni soprannaturali, almeno presunte, si fanno sempre più frequenti nella misura in cui l’uomo, pago delle sue conquiste e del suo benessere, abbandona il rapporto di vita con Dio per costruire la sua casa sulla sabbia… Ma questa molteplicità di manifestazioni, tutte rivolte a svegliarci dal sonno per farci ritornare alla Parola eterna, possono aprire la strada anche a una certa confusione perchè non tutte sono autentiche.
Natuzza Evolo anziana
Lo Spirito Santo dona alla Chiesa il discernimento per riconoscere quali di questi spiriti vengono dal cielo e quindi possono essere stimolo efficace per condurre a Dio, quali invece possono sviare.
Riassumiamo qui ciò che dice il “Dossier scientifico su Medjugorje” da pag. 25 a pag. 32. “Questo problema è stato trattato fin dall’inizio del cristianesimo. S. Giovanni diceva nella 1° lettera: Diletti, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perchè molti falsi profeti sono usciti fuori dal mondo-. I Santi poi, da S. Antonio del deserto a S. Bernardo, a S. Ignazio di Lojola, hanno precisato una metodologia per riconoscere i veri spiriti, che giustamente si può definire universale.
Infine il Magistero della Chiesa ha dato indicazioni precise per l’applicazione di questo discernimento da Benedetto XIV alle norme della S. Congregazione della Dottrina della Fede del 1978. Mantenendo fisso il criterio dato da Gesù stesso: “Dai loro frutti li riconoscerete” e partendo dall’autenticità dei fatti, dalla sincerità, condotta, equilibrio dei protagonisti, dagli effetti di grazia perduranti che ne seguono, il Papa Benedetto XIV fissa alcuni criteri per riconoscere le vere apparizioni:
I veri veggenti si comportano così:
1 -Il veggente ha desiderato avere delle visioni? Ha cercato di provocarle? (questo prima dell’inizio dei fenomeni)
2 -Ha ricevuto dal suo direttore spirituale il consiglio di comunicare con delle persone colte e pie? O ha parlato con tutti senza discernimento?
3 -Ha praticato l’obbedienza verso i suoi maestri spirituali? Ha fatto progresso nell’amore di Dio e nell’umiltà?
4 -Gode normalmente di pace e di serenità di coscienza? Ha il desiderio di perfezione?
5 -Sceglie le persone credulone o quelle che lo contraddicono? Ama le persone che lo adulano?
6 -Le sue guide spirituali hanno da rimproverare un vizio palese? In particolare la vanagloria?
7 -Ha ricevuto da Dio la promessa che le sue richieste ragionevoli e legittime saranno esaudite? Ha ottenuto grandi grazie dopo averle chieste con fiducia e certezza?
8 -Quelli che lo avvicinano, supponendo che la loro perversità non sia un ostacolo all’azione della grazia, sono incoraggiati ad amare Dio e la virtù?
9 -Queste visioni hanno luogo dopo preghiere ferventi o dopo la Santa Comunione? Hanno fatto desiderare di soffrire per la gloria di Dio?
10-Il veggente fa penitenza nel suo corpo? E’ felice spiritualmente delle prove? Nella contraddizione e nell’amore di Dio?
11- Ama stare in disparte? Sfugge la società mondana? Si sta spogliando dei vincoli naturali?
12-I Teologi non hanno trovato niente in queste visioni che fosse contrario alle regole della Fede? O che fosse reprensibile sotto un altro aspetto?”.
Il carisma deve essere protetto e guidato. Umiltà e obbedienza segni di autenticità
Coloro che hanno doni straordinari devono curare molto a loro vita spirituale sotto una guida per mantenere la loro interiorità che, sola, permette le comunicazioni dello Spirito. Sono molto esposti al pericolo di essere influenzati da chi li circonda o strumentalizzati per altri scopi e di inorgoglirsi, fino a finire travolti. Satana poi li prende di mira con accanimento, creando attorno a loro diffidenza, derisione, isolamento, perchè, scoraggiati e abbattuti, si lascino prendere dalle lusinghe del mondo e non siano più segno. Non solo, ma avranno opposizione da parte dei ministri di Dio queste creature prescelte dal Padre per illuminare le tenebre sempre più fitte di questo mondo: difatti niente infuria di più satana dello spirito profetico, che mette a nudo la sua opera malefica e rende continuamente viva la parola di verità.
Perciò una fede che può bastare a una vita normale non è sufficiente per queste anime privilegiate perchè sono più esposte. Il carisma non tutela, anzi chiede di essere tutelato; non è sufficiente alla perseveranza, è transitorio e, se non sì stabilisce una vita spirituale solida, cade. Il carisma l’ha avuto anche l’asina di Balaam, ma è rimasta asina! Il carisma va molto protetto. Siamo a conoscenza purtroppo di veggenti autentici, specialmente giovani, già decaduti. La Madonna e molto discreta e non si sovrappone alla chiesa e alla guida spirituale. Dà le indicazioni necessarie, ma non va oltre.
C’è un segno per discernere tra buono e cattivo. Queste anime hanno un padre spirituale e vi stanno sottomesse docilmente, con fede? Tutto o.k.! Per quelli invece che non l’hanno, o peggio non lo vogliono avere e pretendono di essere guidati dalla Madonna o da Gesù stessi, c’è ben poco da sperare.
Umiltà e obbedienza proteggono e fanno fruttificare i carismi, altrimenti se ne impossessa il diavolo. Dove il carisma è accolto, protetto e guidato, diventa benedizione per tutta la comunità, per la chiesa intera, e il diavolo freme.

Redazione Papaboys (Fonte www.lalucedimaria.it)

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