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Cinquantamila lettere di bambini argentini a Papa Francesco. Cosa faremo da grandi

cruce-por-la-educacion-fotoDopo aver pedalato per tremila chilometri, otto ciclisti argentini arriveranno il 18 settembre a Roma per consegnare a Papa Francesco più di cinquantamila lettere di bambini argentini che hanno scritto al Pontefice «cosa vogliamo essere quando saremo grandi». I testi sono stati via via raccolti dai corridori lungo le tappe del viaggio.La carovana — riferisce l’Aica — è partita il 25 agosto da Villa Cura Brochero, nella provincia argentina di Córdoba, e arriverà a Madrid, in Spagna, il 4 settembre, per poi continuare verso la capitale italiana. In Europa, i corridori passeranno, dopo Madrid, per Loyola, Lleida e Barcellona, quindi sarà la volta di Narbonne, Marsiglia e Nizza, in Francia, e di Genova, Pisa, Firenze, Assisi e Roma, in Italia. Al 31 agosto, i ciclisti avevano con sé cinquantacinquemila lettere e più di settemila email. Uno dei corridori che arriveranno in Italia, Manuel Fernández, ha detto ai media che «la forza che danno i ragazzi lungo la strada quando si passa con il carico di lettere è molto emozionante e ti rendi conto che lo sforzo vale la pena».

L’iniziativa è stata presa dal gruppo Cruce por la educación ed è promossa da Radio Cadena 3. Nel sito web,si spiega che Cruce por la educación «opera per valorizzare l’istruzione nel nostro Paese, ricordando che l’Argentina è stata la prima nazione in tutta l’America a sradicare l’analfabetismo».

Allo stesso tempo, «mira a sensibilizzare tutti, grandi e piccoli, sull’importanza di cominciare e finire gli studi, non solo come un dovere ma anche come un obiettivo della formazione personale, affinché l’Argentina torni a essere quella che era una volta. Gli amici riconoscono che questo “passaggio” può essere uno strumento di mobilitazione per potenziare il valore dell’educazione argentina, per riconoscere e valorizzare le opportunità egualitarie e pluralistiche da sempre fornite dal nostro Paese, e per diffondere l’opera fondamentale nel campo dell’istruzione».

In questo modo si vuole «trasmettere a bambini, bambine e giovani che studiare è il modo migliore per costruire un futuro; condividere con loro le preoccupazioni legate alle opportunità di studio, così come ai mestieri e alle professioni che possono raggiungere; visitare le scuole lungo la strada diffondendo un messaggio di speranza e di entusiasmo; ripercorrere il cammino dall’Argentina a Roma; unire le centinaia di bambini e giovani che parteciperanno; dimostrare che la sana pratica dello sport permette di raggiungere gli obiettivi stabiliti». L’Osservatore Romano, 6 settembre 2014.

.IL VIDEO DELL’INIZIATIVA


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