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Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto

viteRIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO MERCOLEDI’ – Anche chi possiede una conoscenza limitata, sommaria, superficiale dell’Antico Testamento e dell’Agire di Dio nella storia, sa che sempre il Signore è il custode della sua vigna. Lui è lì per aiutare la vigna a ben produrre e per questo usa metodi di educazione, a volte anche pesanti: abbandonando la vigna a se stessa, perché prenda coscienza della necessità che si disponga a produrre buoni frutti: “Tu, pastore d’Israele, ascolta, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Seduto sui cherubini, risplendi davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. O Dio, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. Signore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Tu ci nutri con pane di lacrime, ci fai bere lacrime in abbondanza. Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini e i nostri nemici ridono di noi. Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. Hai sradicato una vite dall’Egitto, hai scacciato le genti e l’hai trapiantata. Le hai preparato il terreno, hai affondato le sue radici ed essa ha riempito la terra. La sua ombra copriva le montagne e i suoi rami i cedri più alti. Ha esteso i suoi tralci fino al mare, arrivavano al fiume i suoi germogli. Perché hai aperto brecce nella sua cinta e ne fa vendemmia ogni passante? La devasta il cinghiale del bosco e vi pascolano le bestie della campagna. Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. È stata data alle fiamme, è stata recisa: essi periranno alla minaccia del tuo volto. Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi” (Sal 80 (79), 1-20).

Anche se in modo diverso, questa stessa verità oggi ci è annunziata da Gesù Signore nella similitudine della vera vite e dei tralci. Chi vigila, chi custodisce, chi cura, chi protegge questa vera vite è il Padre dei Cieli. Il suo occhio attento scruta ogni tralcio, vede chi produce e chi no, osserva e decide come intervenire efficacemente con una potatura eccellente. Così alcuni tralci vengono recisi, altri potati. Alcuni eliminati per sempre, altri messi in condizione di poter dare molto frutto.

È giusto che noi mettiamo in evidenza due verità: Cristo Gesù è la sola vite vera del Padre. Nessun’altra è vite vera. Di queste altre vite non vere il Padre non si interessa. Non sono sue viti. Quante però non sono sue viti, non possono mai produrre vita eterna, perché la vita eterna è solo in Cristo Gesù. Tutta la via del Padre è in Gesù Signore e in nessun altro. Chi vuole produrre buoni frutti, deve necessariamente essere tralcio di quest’unica vera vite. Questa vite vera è sempre sotto il governo del Padre. Egli non l’abbandona a se stessa neanche per un istante. Il Padre scende, visita, controlla, discerne, interviene efficacemente tagliando e potando. Sono perciò in grande errore tutti coloro che oggi hanno privato di Dio del suo intervento di giudizio, discernimento, cura, vigilanza, custodia, interventi risolutori, drastici per la buona fruttificazione di questa sua unica vera vite. La storia ci attesta la verità del Vangelo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede nel Vangelo. a cura del Movimento Apostolico

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