Atto di ritorsione per l’arresto del gen. Andjilo
I sequestratori sarebbero legati al leader della “milizia anti-balaka” (anti-machete) Rodrigue Ngaibona, conosciuto come generale Andjilo. Le bande armate degli anti-balaka si contrappongono agli ex ribelli Séléka. Il sequestro viene interpretato come un atto di ritorsione, dopo che lo scorso 18 gennaio il generale Andjilo – accusato di atti criminali – è stato arrestato dalle forze Onu stanziate in Centrafrica.
Mons. Nazapalainga si è attivato per le trattative
Fonti locali contattate dalla Fides riferiscono che l’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, anch’egli appartenente alla Congregazione dello Spirito Santo, è personalmente coinvolto nelle trattative messe in atto per giungere alla liberazione dei due rapiti.
Nella foto dell’articolo Mons. Nzapalainga annuncia il rapimento – AFP