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Cara Nadia, a 1 anno dalla morte, un ricordo forte e presente di una donna coraggiosa

E’ già passato un anno. Un anno da quando gli amici delle Iene la salutarono pubblicando il video di quel suo ballo lento e rilassato al tramonto. Perché tutti la immaginavano così, ormai lontana e libera da quel tumore che l’ha portata via ad appena 40 anni.




toffa

E’ passato già un anno dalla morte di Nadia Toffa e non ce ne siamo quasi accorti, non perché monopolizzati dalla pandemia, ma perché lei è in qualche modo rimasta in quel piccolo schermo che amava tanto. E’ rimasta con il ricordo del suo sorriso e della sua ironia, presenti anche quando il male si faceva sentire forte. Rimasta in quel suo modo di fare servizi di denuncia, anche quando le procuravano minacce e percosse da parte di chi non voleva che la verità venisse alla luce. Rimasta anche in quel suo modo di parlare apertamente del cancro e di volerlo definire “un dono”, che l’aveva fatta “Fiorire d’inverno” come aveva scritto nel suo libro e come testimoniava sui social parlando di chemio e di nausee, di mamme e amici che ti danno la forza nei momenti più bui e anche di fidanzati che si danno alla macchia proprio mentre tu hai più bisogno. In molti, malati e parenti di malati, si erano sentiti rassicurati e rafforzati dalle sue parole, altri si erano arrabbiati e l’avevano bersagliata di insulti e scellerati auguri di morte perché si sarebbero risparmiati volentieri quel “regalo”. Ma lei aveva reagito a testa alta continuando a difendere la libertà assoluta di ogni malato di parlare come e quanto vuole della propria malattia o non parlare per niente. E portando avanti il suo messaggio più importante: “Non è importante quanto vivi ma come vivi…”.

“È stato un anno molto difficile. Nadia mi manca molto, anche se la sento comunque sempre vicina a me” racconta Margherita Rebuffoni, la mamma della giornalista, che ha anche annunciato che domani uscirà una canzone che Nadia aveva inciso poco prima di morire e a cui teneva molto. “Ha avuto una forza pazzesca ed era lei che trasmetteva serenità e tranquillità a me. Ha subito in due anni cinque interventi chirurgici e superato anche la meningite. Quando il tumore è tornato per l’ultima volta se ne era accorta da sola senza fare la tac”. E aggiunge: “Era aggrappata alla vita e mi ha insegnato ad amare ed accettare tutto quello che ci succede. Ora lei rivive in tutte le attività della Fondazione che porta il suo nome”. La mamma parla anche del luogo dove è sepolta sua figlia: “Lo sappiamo solo io e mio marito e non lo diremo mai. Abbiamo il terrore che possano portarcela via come era accaduto a Mike Bongiorno”.

Italia 1 il 13 agosto ricorda quello “scricciolo” di Iena, sfortunata ma mai doma, con la puntata speciale in prima serata “Le Iene per Nadia” di Davide Parenti e Max Ferrigno.

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