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Benedetto XVI e san Francesco d’Assisi

Ventisette citazioni di san Francesco d’Assisi in meno di otto anni di pontificato: è un po’ come se Benedetto XVI avesse preparato il terreno al primo Papa di nome Francesco. È il risultato della ricerca realizzata dai Frati Francescani di Assisi, pubblicata sul sito www.sanfrancescopatronoditalia.org con il titolo “San Francesco nel cuore del Papa. Tutte le volte che Benedetto XVI ha citato San Francesco”. La prima volta, il 5 ottobre 2005: “Testimonianza di amore e di pace”, ricordano i Frati francescani, “ai pellegrini di Terni-Narni-Amelia: ‘Voi provenite dalla terra di san Benedetto e di san Francesco: anch’essi fecero questo pellegrinaggio”. Cinque giorni dopo: “Nella catechesi, interrotto da un applauso alle parole pace e bene, ha commentato a braccio: ‘Tutti abbiamo un’anima un po’ francescana’”. L’11 dicembre invece: “Durante l’Angelus il Papa parla del mistero del Dio Bambino, cuore della spiritualità francescana: ‘San Francesco d’Assisi fu così preso dal mistero dell’Incarnazione che volle riproporlo a Greccio nel Presepe vivente’”.  Il 15 aprile 2006, nella Via Crucis, ha richiamato “san Francesco, come il ‘Santo’ che ha saputo trovare la strada della croce per andare a Gesù”. Il 3 giugno, parlando a mezzo milione di persone in piazza San Pietro, citava san Francesco che ha saputo accogliere il soffio dello Spirito nella sua vita: ‘Con il ridestarsi dello Spirito di Dio nei cuori degli uomini è tornato il fulgore dello Spirito Creatore anche sulla terra’”. Il 31 agosto è il giorno di “san Francesco play boy”: Grande eco sulla stampa del testo improvvisato dal Papa a Castel Gandolfo nell’udienza con il clero di Albano: ‘Dobbiamo capire cosa vuol dire “conversione” collegandoci alla figura di san Francesco che abbandonando la vita di play boy si è convertito a Gesù Cristo, dopo aver sentito la voce del Signore che gli diceva: “Ricostruisci la mia Casa’”. Il 4 settembre successivo: “Messaggio storico in occasione del XX anniversario dell’Incontro interreligioso di Preghiera per la Pace: ‘Il Poverello incarnò in modo esemplare la beatitudine proclamata da Gesù: “Beati gli operatori di pace”. Durante il viaggio apostolico in Brasile (9-14 maggio 2007): “Per ben due volte il Papa ricordava san Francesco visitando la ‘fazenda da esperanca’: ‘Lodato sii, mio Signore, per tutte le tue creature’. ‘Con questo saluto all’Onnipotente e Buon Signore il santo Poverello di Assisi riconosceva la bontà unica di Dio Creatore’”.  Due anni dopo, nel suo pellegrinaggio in Terra Santa “cita san Francesco nei sui discorsi: ‘In questo campo la presenza delle Suore missionarie francescane del Cuore Immacolato di Maria richiama alla mente la figura carismatica di san Francesco, grande apostolo di pace e di riconciliazione’”. Nel 2011 le ultime. A Capodanno, nell’annuncio dell’Incontro interreligioso ad Assisi con i leader religiosi del mondo: ‘In questo anno ricorrerà il 25° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace che il Venerabile Giovanni Paolo II convocò ad Assisi nel 1986. Per questo, nel prossimo mese di ottobre, mi recherò pellegrino nella città di san Francesco’”. La vigilia di Natale poi, Benedetto XVI ha detto: “Quando, nel 1223, Francesco di Assisi celebrò a Greccio il Natale con un bue e un asino e una mangiatoia piena di fieno, si rese visibile una nuova dimensione del mistero del Natale. Francesco di Assisi ha chiamato il Natale ‘la festa delle feste’”. Un anno e tre mesi dopo Jorge Mario Bergoglio, eletto Pontefice, riferendosi al Santo “Poverello” di Assisi sceglie il nome Francesco. a cura della Redazione Papaboys

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