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Belgio: aggredito diacono cattolico perché portava la croce

Un diacono permanente cattolico e altre quattro persone in Belgio sono stati assaliti in un bar a Essen, sobborgo di Anversa, da due uomini che la stampa locale designa come “musulmani”. Sono stati picchiati e mandati all’ospedale per una controversia cominciata quando i musulmani, vedendo che il diacono indossava la croce sopra i vestiti, si sono infastiditi e hanno cominciato a insultarlo. Il diacono Léo Van Gink (nella foto), 57 anni, -commenta una nota di tempi.it-, si trovava domenica 4 maggio sulla terrazza del bar ’t Gildehuys quando due musulmani, vedendo la croce, hanno cominciato a insultarlo urlandogli che era un «pedofilo» e uno «stupratore di bambini». Il proprietario Richard Arnouts, sentendo gli insulti, è intervenuto: «Non potevo tollerare un simile linguaggio, quindi ho chiesto loro di andarsene», ha dichiarato ai media belgi dal letto di ospedale. I musulmani allora l’hanno aggredito rompendogli una vertebra. «Mia moglie ha un dito rotto, mio cognato un timpano e una caviglia danneggiati». Anche il diacono è stato ricoverato in stato di shock con problemi cardiaci mentre i musulmani, all’arrivo della polizia, sono stati arrestati. «Dopo la Messa, di solito, la domenica andiamo a bere qualcosa al bar», ha raccontato Van Gink. «Mi hanno insultato perché portavo la croce, noi gli abbiamo chiesto di calmarsi, ma loro sono venuti alle mani. Non mi era mai capitato niente del genere». a cura della Redazione Papaboys

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