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Bambino nel pozzo: fallito il primo tentativo di salvare Julen. Speranze al lumicino

Continuano senza sosta i tentativi di soccorso per salvare il piccolo Julen. Il bambino di soli due anni è caduto in un pozzo 4 giorni fa. Ci sono ancora poche speranze. 

La conformazione delle rocce sotterranee fa sì che l’aria circoli anche in profondità, il bimbo potrebbe respirare senza problemi.

Bimbo pozzo Spagna

Si fa sempre più drammatica e disperata la situazione che stanno vivendo i genitori di Julen, il bimbo di due anni caduto e bloccato da quattro giorni all’interno di un pozzo di 23 centimetri di diametro e 110 metri di profondità, nei pressi di Totalán (Malaga), in Spagna. Col passare delle ore, la speranza che il piccolo sia ancora vivo rischia di affievolirsi e, come se non bastasse, la prima modalità di salvataggio contemplata dai vigili del fuoco è stata già scartata.

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Il primo tentativo dei soccorritori di raggiungere il bimbo consisteva nello scavare un tunnel orizzontale, perpendicolare al pozzo. Come riporta 20minutos.es, questa opzione è risultata essere impercorribile a causa dell’elevata instabilità del terreno. Per questo motivo, si sta pensando ad un’alternativa, quella di tentare di salvare il piccolo attraverso un nuovo tunnel verticale.

bimbo.spagna2anni

I genitori di Julen – ricorda il quotidiano on line Il Messaggero – da domenica scorsa, non si sono mossi dal pozzo. Per loro è un nuovo dramma, dopo aver perso, nel 2007, il loro primogenito, di tre anni. La mamma e il papà, però, non sono soli: intere comunità, giunte anche dai paesi vicini, hanno infatti portato il loro sostegno, con striscioni e slogan. Secondo gli speleologi, c’è la possibilità che Julen sia ancora vivo: «La conformazione delle rocce sotterranee fa sì che l’aria circoli anche in profondità, quindi il bimbo potrebbe respirare senza problemi».

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