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Bagnasco agli educatori dei giovani: allenarsi nella palestra della fede

Continua l’impegno dell’Arcivescovo di Genova a favore dei giovani. Sono tante le occasioni in cui l’alto prelato, incontra le realtà giovanili della diocesi. I ragazzi sentono la necessità di essere seguiti, amati, stimolati. Il compito della Chiesa, come più volte ha ribadito Papa Francesco è quello di sostenere la crescita umana e spirituale dei giovani. E’ necessario “uscire” dalle sagrestie per andare verso tutti con gioia. Lasciarsi contagiare dallo spirito del Risorto, è la condizione fondamentale per risplendere come testimoni di Cristo nel mondo contemporaneo. Dunque, allenarsi frequentando “la palestra della Confessione e dell’Eucarestia”, perché “allenare gli altri ci costringe ad allenare noi stessi”. È il monito che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha lanciato ieri sera durante la veglia promossa nell’ambito del XIII convegno nazionale di pastorale giovanile, “Tra il porto e l’orizzonte – le direzioni della cura educativa nella comunità cristiana”, in corso nel capoluogo ligure. Rivolgendosi agli oltre 550 tra educatori e operatori di pastorale giovanile –riferisce l’agenzia Sir-, presenti in cattedrale, il cardinale li ha invitati a “non scoraggiarsi se non riusciamo a vedere Dio nelle cose più semplici, perché troppo presi da dolori e speranze infrante. Nessuno è solo. Ognuno deve pensare a se stesso non come sventura ma come dono di Dio”. Da qui l’esortazione a non cadere nella “lamentela, a non diventare polemici ringhiosi, a non incolpare gli altri” perché così facendo “tanta acqua buona viene sprecata. Ci affatichiamo e non concludiamo”. Per indicare ai giovani la strada di Gesù, ha spiegato l’arcivescovo di Genova, “bisogna vedere la strada dell‘invisibile, vedere la luce” e per questo è necessario alimentarsi presso “la locanda di Gesù” che è la Chiesa. “I giovani – ha concluso – possono essere distratti dallo scintillio, da mille rumori ma mantengono l‘istinto della luce e del bene. Aspettano qualcuno che li accompagni. Rassicurati dalla presenza del Signore, prendiamo allora il mare con passione e ardimento e sciogliamo le vele al vento dello spirito. Su quella barca c‘è Gesù”. a cura della Redazione Papaboys

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