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Aperta la Porta Santa del Santuario romano del Divino Amore

Era un momento molto atteso da tanti romani, dopo San Pietro, San Paolo e Santa Maria Maggiore. “Una Porta Santa dedicata particolarmente all’intercessione di Maria” così il cardinale vicario Agostino Vallini ha definito la scelta di aprire la Porta Santa nel Santuario della Madonna del Divino Amore a Castel di Leva.

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Il rito di apertura si è svolto nella Solennità dell’Epifania del Signore alle 10.30 presso l’arco della Torre del Primo Miracolo dove campeggia l’antica immagine, tanto cara ai romani, della Vergine in trono con in braccio Gesù Bambino sovrastati dalla colomba simbolo dello Spirito Santo.

Al termine della liturgia di apertura il cardinale vicario ha varcato la soglia con il Libro dei Vangeli e, seguito dal diacono, dai concelebranti, dai ministri, dagli Oblati Figli e Figlie della Madonna del Divino Amore e dai fedeli, ha guidato la processione verso il nuovo Santuario dove ha presieduto la celebrazione eucaristica.

Quando il Santo Padre ha previsto nella Bolla di indizione del Giubileo la possibilità di diverse Porte Sante nelle chiese particolari – aveva dichiarato nelle scorseore il Cardinale vicario – a me è venuto in mente che non si poteva non considerare anche questo luogo mariano, il Santuario del Divino Amore, come uno dei luoghi della misericordia. Perché, insieme alla cattedrale di Roma, alle altre Basiliche papali e alla Porta Santa della Carità dell’Ostello della Caritas che il Santo Padre ha varcato il 18 dicembre scorso, pensavamo fosse necessario avere anche una Porta Santa dedicata particolarmente all’intercessione di Maria.




di Redazione Papaboys fonti: Avvenire on line / Radio Vaticana

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