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Anniversario. Il 3 gennaio 1944 Suor Lucia scrive la terza parte del segreto di Fatima

Pensieri in tumulto tormentavano quel cuore così sensibile, che in quel momento si sentiva esiliato.

Il Signore chiedeva sempre più solitudine al suo cuore, perché fosse interamente suo! E tornava a udire, nel fondo della sua anima, la promessa della Madonna alla Cova da Iria: “Non ti scoraggiare. Io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio”».

Sebbene in circostanze molto diverse, l’esperienza della prediletta del Cuore Immacolato potrebbe e dovrebbe diventare anche la nostra. Ciò che conta non sono le circostanze, l’indirizzo vocazionale, i tempi storici.

Ad essere decisivo è, piuttosto, l’atteggiamento dell’anima che impara a «lasciarsi condurre dall’Immacolata» (San Massimiliano M. Kolbe), interiorizzando quelle parole che insieme sono promessa certa e scuola di perfezione.

«Il mio Cuore Immacolato sarà per te rifugio e via che ti condurrà a Dio» diventa in qualche modo un aforisma che propone l’esperienza di guardare ad Esso, imparandone ed imitandone le candide virtù.

Ritorniamo per un attimo da dove abbiamo cominciato. Sentiamo smarrimento, stanchezza, desolazione nel cuore? Proviamo angustia, dubbio scoramento? Nessuna paura: esiste un rimedio a tutto questo…

Non a caso l’esperienza dei santi insegna che una sincera e tenera devozione alla Vergine Santissima è non solo sicuro segno di predestinazione ma anche antidoto tra i più efficaci per sventare ogni arte maligna, respingere ogni demoniaca suggestione, ogni tentazione che attenti al frutto della Redenzione che ci è stato donato dalla divina Benevolenza.

Scrive san Luigi M. Montfort nel Trattato della vera devozione a Maria: «Dove Maria è presente non c’è lo spirito maligno.

E un segno infallibile che si è condotti dallo spirito buono è l’essere molto devoti a Maria, il pensare spesso a Lei e il parlarne di frequente […].

Come la respirazione è sicuro indizio che il corpo non è morto, così il frequente ricordo e l’invocazione affettuosa di Maria sono un segno sicuro che l’anima non è morta per il peccato. Come dicono la Chiesa e lo Spirito Santo sua guida, soltanto Maria ha distrutto tutte le eresie.

Perciò non avverrà mai – anche se i critici borbottano – che un fedele devoto di Maria cada nell’eresia o nella illusione almeno formale.

Potrà certo, benché più difficilmente di altri, commettere un errore materiale, confondere la menzogna con la verità e lo spirito maligno con quello buono; ma presto o tardi conoscerà la sua colpa e il suo errore materiale e, quando li avrà conosciuti, non si ostinerà a credere e sostenere ciò che aveva creduto» (2).

Rammentiamo spesso, allora, la promessa della Madonna di Fatima e poniamoci sotto il patrocinio del suo Cuore Immacolato che in tutto sarà per noi rifugio sicuro e via infallibile che ci condurrà a Dio.

NOTE
1) Carmelo di Coimbra (a cura di), Un cammino sotto lo sguardo di Maria. Biografia di suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, OCD, Roma 2014, pp. 174-175.
2) San Luigi M. Grignion de Montfort, Trattato della vera devozione a Maria, nn. 166-167.

Fonte www.settimanaleppio.it

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