Era da troppo tempo che tutta la Chiesa non pregava unita, specialmente per la vita, e da tantissimo tempo che non provavamo il vero orgoglio di ‘essere italiani. Oggi il piccolo Alfie ha realizzato questi due miracoli. Nel silenzio di un letto di ospedale, nella sofferenza, a dispetto di chi lo vuole morto da tempo, ma soprattutto con tutto lo Spirito Santo che soffia forte nel suo cuoricino e nel suo corpo.
E’ emozionante difendere e pregare con Alfie e per Alfie, che ha due splendidi eroici genitori, ma che è anche figlio mio, figlio tuo che leggi adesso, e figlio nostro, della Chiesa e dell’Italia intera.
E pensare a quello che sta passando.
Il papà di Alfie Evans: “Mio figlio è in ostaggio. Il Papa venga a Liverpool”
“Chiedo al Papa di venire qui per rendersi conto di cosa sta accadendo”. Dopo che la Corte d’appello britannica ha respinto il ricorso dei genitori di Alfie Evans, il bambino di 22 mesi afflitto da una grave malattia degenerativa, il papà del piccolo, Tom Evans, ai microfoni di Tv2000 ha chiesto a Papa Francesco di raggiungerlo all’Alder Hey Hospital di Liverpool, dove Alfie è ricoverato: “Venga a vedere come mio figlio è ostaggio di questo ospedale. È ingiusto quello che stiamo subendo. Grazie Italia. Vi amiamo”, ha detto Tom Evans e ha sottolineato che “Alfie è una parte della famiglia italiana, è una parte dell’Italia. Noi apparteniamo all’Italia. Vi ringraziamo per la solidarietà e il supporto ricevuti in questi giorni. Noi non ci arrendiamo, andiamo avanti. Abbiamo conosciuto persone straordinarie”.
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LE PAROLE DEL PAPA’ DI ALFIE
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QUESTA SERA LA PREGHIERA A MILANO, IERI SERA IN PIAZZA SAN PIETRO
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LE IMMAGINI DEL PICCOLINO, NELLE ULTIME ORE
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Servizio di Daniele Venturi, responsabile Associazione Nazionale Papaboys