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A piedi da solo verso la frontiera chiusa. La foto-simbolo dei profughi intrappolati in Grecia

Un bambino profugo, apparentemente solo, cammina trascinando un borsone e tenendo in mano la giacca. La didascalia dice tutto: siamo in Grecia, quella è una autostrada, il confine di Idomeni con la Macedonia si trova a otto ore di macchina. Ed è chiuso. La foto è diventata virale e racconta il dramma dei migranti intrappolati sul territorio greco dopo essere sbarcati dalla Turchia.

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La Macedonia ha ristretto il passaggio ai soli siriani, col contagocce. E’ l’effetto della decisione dell’Austria di accogliere soltanto 3200 profughi di passaggio al giorno, dando asilo a 80. E così lungo il corridoio dei Balcani i governi uno alla volta stanno sbarrando il passo ai richiedenti asilo, tanto che ora la Commissione europea paventa una crisi umanitaria in Grecia e cioè dove i profughi rimangono bloccati.

“Le autorità greche stimano che ci siano circa 25mila” migranti “attualmente presenti sul loro territorio” a questo si aggiungono “due-tremila nuovi arrivi al giorno. La priorità della Commissione europea è evitare che ci sia una crisi umanitaria”, ha avvertito un portavoce del governo Ue.

Alexis Tsipras ha avvertito che la “Grecia non diventerà il magazzino dei migranti”. Per ritorsione contro l’Austria non ha accettato la visita del ministro dell’Interno di Vienna e ha ridotto il traffico degli aliscafi che portano i migranti dalle isole al porto di Atene.

Redazione Papaboys (Fonte www.huffingtonpost.it)

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